Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

IL CARNEVALE

Eccoci qua, felice di RITROVARVI tutti, giovanissimi della nostra rubrica PIANETA JUNIOR.

L’anno nuovo oramai ha intrapreso il suo cammino, lasciate da un bel po’, le feste natalizie, ecco ormai alle porte il Carnevale per la gioia di grandi e piccini, certamente per i più piccolini è un momento di ludica armonia.
In primis si sta a casa due giorni da scuola. Ci si organizza con amici e parenti a festeggiare per le vie dei paesi o città, ci si abbandona ad un sano godimento di leggera spensieratezza.


Ma quali sono le origini di questa bizzarra alquanto chiassosa festa?
In tutto il mondo viene festeggiata, in alcuni posti in modo particolare e duratura.
Si dice, secondo una credenza comune, che si tratta di una ricorrenza Cristiana che precede l’inizio della Quaresima, ossia 40 giorni prima della Santa Pasqua. Il termine Carnevale non a caso deriva dal latino “Carnem Levan” che letteralmente significa “Togliere la carne”. Infatti si dice che, durante tutto questo periodo le persone di religione Cristiana, si astenevano nel consumare piatti a base di carne.


I primi festeggiamenti del Carnevale risalirebbero all’VIII secolo quando venivano organizzati dei banchetti con cibi e bevande prima del digiuno quaresimale.
Durante il suddetto periodo, veniva sovvertito l’ordine sociale e si nascondeva la propria identità, mettendo sul viso una maschera ed un vestito diverso dalle proprie origini. Canti e balli accompagnavano per giorni la ricorrenza.
Ma nonostante questa festa è nata nel periodo quaresimale, è considerata una festa pagana.


Oggigiorno l’utilizzo di un travestimento in questo  periodo, e soprattutto, portare una maschera sul proprio volto, da l’importanza di immedesimarsi in qualcun altro, nascondere la propria identità,
e vuol dire anche, prendersi una pausa da sè stessi e concedersi una divagazione, rispetto alla vita quotidiana.


In Italia, sono tantissime le città che danno elogio e lustro al Carnevale, una città che dedica energia, tempo, bellezza, è senza dubbio la nostra meravigliosa città di Venezia.
I costumi elegantissimi e curati con maestria da grandi sarti, la città vestita a festa per l’occasione, la leggerezza che in questo particolare periodo si sposa con la gioiosa atmosfera, rendono la città di Venezia, famosa in tutto il mondo.
Ma tra le tantissime maschere di Carnevale, i più piccini, ne prediligono alcune diventate stra famose e credo che non ci sia bambino o bambina che, una volta nella vita, non l’ha indossata:  Arlecchino, Pulcinella, Colombina  e  Balanzone, sono assolutamente del Carnevale, le maschere più vissute.

Ma questa festa così pacchiana e rumorosa, non ha solo maschere, ad essa si associano anche “le chiacchiere e le bugie“ sia letteralmente parlando, che dando lo stesso nome a dei dolci  buonissimi che in tantissime case vengono preparati da nonne e bambini.
Vi voglio deliziare con una ricetta facilissima che ognuno può fare con i nostri JUNIOR bambini/e e ragazzi/e.
INGREDIENTI
• 200 g di farina
• 2 uova
• zucchero a velo
• 50 g di burro a temperatura ambiente
• 100 g di zucchero
• 1 limone
• 1 bustina di lievito per dolci
• 1 pizzico di sale
• 1 litro di olio di semi di girasole
• zucchero a velo

PREPARAZIONE

  • Preparare la base impastando farina, lievito, uova, zucchero, scorza di limone e un pizzico di sale. Una volta impastato a metà, aggiungere il burro tagliato a dadini e continuare ad impastare.
  • Una volta che l’impasto sarà omogeneo e liscio, spolverarlo con della farina e lasciarlo riposare per 15 minuti.
  • Stendere l’impasto con un mattarello piccolo ad un’altezza di 3 mm e dalla pasta ritagliare delle strisce lunghe quanto la lunghezza dell’impasto steso. Successivamente verranno ritagliate ancora a metà nel caso in cui siano eccessivamente lunghe.
  • Scaldare l’olio per frittura e, una volta caldo, immergere le singole striscie di pasta.
  • Farle rosolare, scolarle su carta assorbente per eliminare l’olio quindi, una volta tiepide, cospargere con zucchero a velo.

È per chiudere in bellezza, un inno al Carnevale, la festa più colorata e pasticciona  dell’anno, con una mia poesia️.

ARRIVA IL CARNEVALE
Arriva il carnevale,
è vestito da Arlecchino,
con sé porta pure Pulcinella,
Balanzone, Colombina e Meneghino.
Per le strade fanno feste,
ballando a più non posso.
Tutto intorno è pieno di coriandoli e palloncini,
scherzi, burla per la gioia dei bambini.
Per tutti è un giorno assai speciale,
tutti insieme si va a festeggiare
con l’allegra brigata a gironzolare.
Il carnevale è un momento
da dover ricordare
guai a chi per distrazione
si dovesse dimenticare,
perché Arlecchino,
Balanzone, Colombina,
Meneghino e Pulcinella…
Sulla testa dei bambini,
darebbero una torta ed una ciambella.


Sandy Ambrosio

Condividi