Poesie

La pazienza delle donneincomincia nel battitodi grembo che vibranel sussulto di gesti affrettati. Si componeistante dopo istantetesse trameosa ardireaizzare il capoper poi reclinarlonel grembo di madre terra. E’ vestita di silenziche sanno urlarefare rumoreacquietaresostare intrepidiai piedi di ripide scoscese. Nulla temetutto osaconosce il tempo delle seminae quella del raccoltecon sapienzascegliesaggiarimanda

Una stella luminosa e lontana,si spezzò e si schiantò con l’infinito,la seppellì il grigio-latteo mareed il vento tentò di abbaiare.Un’onda scolpita dal buio,per qualcosa offesa con la marea,se n’è andata lasciandola ad aspettare,divorata dalla sua stessa solitudine.La luna, palmo d’oro tesa,spezza contorni nell’oscurità,si annebbia com’estate ingrigito,nascondendo nella carne crateri attutiti.In

Struggente passione…illusoria follia…dipingi colei che fungedal proprio essere…vulnerabile evanescente,percepisce,distrugge l’essenzache in quell’istanteporta sofferenza e doloreper condurla ad un’apparenza immortale.Scalvini Roberta

Non c’è pace non c’è guerra,ma c’è solo la miseria.È dell’odio si racconta,tutti quanti in compagnia a sentire la bugia,è talmente ben studiata,che la merda te la scambiano per cioccolata,i politici in gran festa a donare aria fritta.Ma che vita mai è questa, tutta accise e malavita.In galera la vecchietta

Scruterai quei coloriche soltanto sognavitra fluidi baglioridi aurore avvolgenti.Morderai le sue labbramentre sussurranla quiete echeggianteche rapiva il tuo sonnoSmonterai col sorrisoogni bieca tristezzaminante la pacemanifesta d’essenza.Olivo.@2023

Gatti che urlano nella notte,come bambini che strillano il loro terroreprigionieri del buio.Gatti idrofobigatti strazianti, lacerano l’ariacome lame insanguinateche colpiscono il maledetto nemico.Gatti veri; vita ridotta ad odioin cerca d’amore che graffia dentro di noi,sulla nostra facile ipocrisia.Enrico Savoldi

“Perdono, Sonno, Memoria.Dietro le mura della grande casa, SEGRETO” Sono le ultime parole della giovane Petya Dubarova, che ha lasciato nel suo diario.I suoi pensieri e le sue delusioni continuano a suonare profetici per più di 40 anni e la sua poesia ispira sempre di più le giovani generazioni. Vi

Per le mani ho un fioreche di suo brilla il colorein un campo variegatovedo confini lontanifiori di bello vestitiuomini stanchi in camminoper un traguardo infinitamente lontanoma allo stesso tempo vicinofiore fiorellino ti sento vicinoper un attimo in me vivo.Giuzzi Daniela