Poesie

Tanto diversa stagione, enigma, mistero, segreto e rivelazione, velata e visiva, ignota e percettiva. E ad ogni albore e canto di luce, ogni tramonto con voce di stelle, intona favelle di pace. Profuma di cielo la soffice terra, il mondo, di ciliege e di rose. Mese-incanto, maggio, canto dell’amore e

Cauti passi sollevano, desi minuti fanno del presente passaggio in luce. Ed è speranza quella che irrora mani e volto che fa sgorgare pace inquieta. Penetrano dalle imposte lingue di foco giorno muore si delinea verso orizzonti indefiniti. Fra volte celesti anime in attesa se ne stanno di voce che

Rifugiarsi in quel oblio altamente… Tra cuore e mente, la finzione non cambia la realtà, il tempo scorre e lascia solo ricordi… emozioni incolmabili, lacerata dall’indifferenza ed esilio in cui l’anima scarlatta è destinata a rinchiuderasi in un univoco pensiero. Scalvini Roberta

Lascio il mio corpo nudo, inutile e spento ai vermi. Non chiuso in una scatola di legno, voglio sentire addosso il fresco di Madre nostra. Che si nutrano, ingrassino, moltiplichino, i lombrichi, e fertilizzino la Cara Terra a cui tanto son debitore, che molto ho calpestato ma sempre rispettato. Oddio,

Bontà ed armonia, senso di leggerezza quella che vestiva Camillo l’anima sua faceva rifulgere di candore. Madida di sudore la fronte farina fra le mani odore di buono, serpeggiava annidato fra le pieghe di grembiuli sgualciti. L’alba salutava, la vita omaggiando, col lavoro onesto e laborioso, svolto con infinito amore.

Cala il sole, si quieta il vento argenteo silente, sulla scoglia del tempo la serata si congeda con la giornata, musica celeste composta dall’eternità il cavaliere Morte danza con la fanciulla Vita passo indietro Lei passo avanti Lui, la storia infinita. Darina Naumova

Ogni lacrima cade in un grande tonfo, sollevando l’essere ignoto dal sepolcro del dolore, l’illusione percepita sempre più, con l’amarezza della verità, cadere in un sonno etereo, lasciare scorrere il tempo inesorabilmente con l’illusione che tutto scompaia in un istante. Scalvini Roberta

Corolle rosse vellutate sembrano labbra in cerca di baci. Tremolanti come l’amore, cullate dall’alito del vento; dapprima rosso fuoco dove incontrollabilmente vorresti posare la tua bocca, scottarti di passione. Ma in breve, il tempo scurisce il rosso ardente ed i petali imbruniti volan via col vento; il nudo bulbo rimane

Si fanno innanzi nella quiete inquietudine di ore bislacche pensieri alla rovescia gesti sopraffini. Sottigliezze argute alla mente ritornano sino ad annullarsi nella bellezza di un cielo sconfinato. Mestizia tagliente rimette alle mani sapore e voglia di andare passi frettolosi il selciato battono con fremito vorace. Milena, la mamma di

Lacrime disperse nel vento, sussurrano frammenti di cuore, tutto trasale nella mente e grida… Calpestata e ferita da quelle schegge, il susseguirsi di quei ricordi, inondano il volto dell’anima scarlatta che sussurra solo un placido silenzio. Scalvini Roberta