Poesie

A breve, la notte rapida scenderà zittendo astrazioni tenerezze, dolori. Per finta, ci siamo lussati anche durante la lotta, ancora per finta abbiamo teso brame oscure, riso o pianto, atteso con brama. Da piccina, nelle quiete di crepuscoli dorati amavo inseguire scie raddolcire tratti, far miei futuri remoti. Ora sfugge,

Donna sei un incanto, nell’ammirare t‘innamori, sei anima dei giorni, luce che illumini, il sorriso che da sollievo, la felicità che non aspetti… All’improvviso incanti, sei il conforto dei cuori infranti, la madre del coraggio e di ogni figlio. La perseveranza non è un difetto, ma un modo di chiudere

Dove hanno studiato le nostre Madri? In quale Istituto di Superiore saggezza hanno forgiato la mente? Leggo libri su libri, ma in nessun testo ho assunto intelligenza paragonabile ai consigli di Madre mia. Se vi è una scuola non è su questa terra, altrimenti vi pare non l’abbia già trovata?

Non esiste morte nella natura, non sono morti coloro che, se ne sono andati, vivi sono le nuvole bianche, le pietre fredde, ghiacciati prati, l’allegro, cristallino ruscello e questo esile, sorridente ramoscello. Sono vivi. No, non è panteismo, solo consapevolezza che siamo granelli della stessa anima, dello stesso cuore, creati

Nonna, quante volte ho sperato di incontrarti nei miei pensieri. Il tuo viso ancor fresco nonostante i tuoi anni, e quei lunghi capelli raccolti. Giaci ancor lì, sulla tua sedia a dondolo e cullandoti dolcemente chiudi gli occhi e ti accasci con le mani giunte per salutare la vita e

In questo posto ove regna l’opportunismo, la debolezza d’animo, la paura di un futuro incerto, ci sei tu MARINA che con gesti semplici e sinceri mi fai credere ancora nell’amicizia Priva di interesse, priva di schemi imposti da una società corrotta. Erminia Bertulessi