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Mimì e la nazionale di pallavolo

Chi non ricorda Mimì e la nazionale della Pallavolo? Beh, a parte i giovanissimi, credo nessuno. Infatti la tenacia e la dedizione di Mimì hanno conquistato milioni di bambine e adolescenti (e non solo!). Mimì e la nazionale di pallavolo è stato prodotto nel 1969 dalla Tokyo Movie Shinsha, con la regia di Okabe Eiji e Kurokawa Fumio. La serie, composta da 104 episodi della durata di 25 minuti ciascuno tratta dal fumetto manga Attack Number 1 di Urano Chikako pubblicato fra il 1969 e il 1971 dalla casa deitrice giapponese Margaret. In Italia la serie a cartoni animati è stata trasmessa per la prima volta nel 1981 sulle varie e mittenti locali con il titolo “Quella magnifica dozzina” e in seguito nel 1983 con il titolo “Mimì e la nazionale della pallavolo”. Da ricordare la simpatica sigla.
Tutto ha inizio quando Mimì Ayuhara e la sua migliore amica Midori, che giocano nel Fujimi (la squadra della scuola), vengono scelte per entrare a far parte della Nazionale Juniores, impegnata nel campionato Mondiale che si svolgerà in America. Ad informare le due giovani amiche è il loro allenatore Ongo, il quale non mancherà di incoraggiarle in vista del faticoso periodo di allenamenti che dovranno affrontare nel Liceo di un’altra città. Nella nuova scuola Mimì e Midori ritrovano due care amiche, Caterina e Maddalena, e fanno la conoscenza di Sonia: giocatrice di pallavolo tanto brava quanto superba! Ma ancor peggio scoprono che il loro allenatore e Diego Nacchi (il Mister), temutissimo per i suoi metodi durissimi: egli infatti metterà a dura prova le giocatrici, sottoponendole ad allenamenti estremamente faticosi, che assorbono gran parte della giornata delle ragazze. Un giorno Mimi e Midori ricevono la visita dell’allenatore Ongo, il quale si scontrerà apertamente con Nacchi a causa dei suoi sistemi di allenamento. Nonostante ciò il Mister rivela a Mimì la grande stima per il giovane allenatore. La conversazione tra i due viene spiata da Sonia, che immaginando di essere vittima di un complotto, sfida Mimì: chi tra le due avrebbe segnato più punti nella prossima partita amichevole avrebbe guadagnato il titolo di capitano. Mimì accoglie la sfida, ma nel vivo della partita si rende conto che questo scontro va a svantaggio del gioco di squadra, perciò decide di abbandonare le provocazioni di Sonia (anzi, la aiuta a segnare più punti!), così da portare la squadra alla vittoria. Poiché Mimì – diversamente da Sonia – ha dato prova di comprendere l’importanza del gioco collettivo, Mister Nacchi la designa capitano della Nazionale; scelta che si rivela essere la migliore, perché Mimì e compagne porteranno il Juniores alla vittoria del Campionato Mondiale!
Dopo il rientro dall’America, Mimì è ora impegnata in Giappone nel torneo nazionale.Qui la sua squadra si prepara allo scontro finale che si preannuncia difficilissimo, perché il Fujimi deve competere con il Gidoi. Il Gidoi è una squadra resa fortissima dal “attacco triplo” dalle tre sorelle Aghisawa, le quali movendosi all’unisono colpiscono la palla con una forza e un’imprevedibilità tale da risultare impossibile da difendere. Infatti il Gidoi va subito in vantaggio. Tuttavia l’allenatore Ongo non si dà per vinto e suggerisce a Mimì di contrattaccare le temibili avversarie con la tecnica della “palla invisibile”. Sulle prime il Fujimi recupera lo svantaggio: le nostre giocatrici, sostenute da un acclamante tifo, sentono di potercela fare, ma purtroppo Mimì si fa male al polso, ciò le impedisce di battere il colpo vincente. Quindi il Godoi, non senza difficoltà ma meritevolmente, si aggiudica la vittoria.
Superata la disdetta per la perdita con il Godoi, Mimì e compagne si preparano ad affrontare un altro temibile avversario: la squadra del Tohnan, le cui giocatrici sono guidate da un computer capace di prevedere le tattiche di gioco delle rivali. Il computer, in cui sono state precedentemente registrate le tattiche di gioco delle avversarie, suggerisce alle giocatrici del Tohnan le mosse da fare per bloccare le azioni della squadra rivale (il Fujimi). Chiaramente la stanchezza e la sconcertante sensazione di gareggiare contro dei perfetti robot, rendono lo scontro spossante per le ragazze del Fujimi. Ma proprio quando impegno e buona volontà stanno per cedere il passo alla sconforto e la sconfitta sembra inevitabile, l’allenatore Ongo comprende il meccanismo del computer (che ha cioè registrato le tattiche e le mosse consuete della squadra). Dunque suggerisce a Mimì e le altre di mettere in atto schemi di gioco imprevedibili. Ciò e spiazza il computer e mette in difficoltà le rivali “robot”. Così il Fujimi recupera lo svantaggio, fino ad ottenere una brillante vittoria, acclamata dai tifosi in delirio!
Ma non è tutto! Infatti Mimì dopo il campionato giapponese si trova impegnata nella partita finale del torneo intrascolastico, dove il Fujimi gareggia contro l’Aoba, una squadra resa fortissima dalla giocatrice Yoshimoto, il cui potentissimo attacco, “palla che si ingigantisce”, è imprendibile. Ma l’aspetto importante è che tale partita risulta decisiva, in quanto la migliore in campo diventerà titolare della Nazionale. L’esito della partita è il seguente: il Fujimi, dapprima in svantaggio, rimonta e vince lo scontro, grazie al contrattacco di Mimì e della sua formidabile “schiacciata sfuggente”. Quindi Mimì entra in Nazionale.
Ad attenderla un lungo e faticoso allenamento, dopo il quale ha inizio il Campionato Mondiale, dove il Giappone ottiene importantissime vittorie e raggiunge la finalissima. Lo scontro è con la Russia, squadra forte e molto competitiva, in cui spicca la giocatrice Andreievna. La partita finale si gioca nel palazzo dello sport di Sofia, in Bulgaria. Sulle prime le giapponesi sono in vantaggio, ma ben presto le agguerritissime russe, grazie anche alle potenti schiacciate della Andreievna, recuperano lo svantaggio e vanno addirittura in testa. Questo costringe Mimì a mettere in atto l’attacco “goccia di ciclone”: una schiacciata tanto potente da lasciarla sfinita in campo. Dunque il Mister prende la decisione di allontanare temporaneamente Mimì dal campo per recuperare le forze. La stanchezza, il tardivo rientro di Mimì, la tensione sono fattori che fanno perdere alla squadra le speranze e la forza per lottare (tanto più che le russe sono agguerritissime!). Finché Mimì, lottando contro la stanchezza fisica e mostrando ancora una volta la massima dedizione alla Pallavolo e alle compagne, rientra in campo e conduce la squadra verso una trionfale vittoria! Quindi Mimì, incredula e commossa, viene conclamata la migliore giocatrice del mondo e riceve, fra gli applausi di tutti, la Coppa del Mondo!
In seguito in Italia è stato trasmesso il cartone animato Mimì e le ragazze di pallavolo (titolo originale Ashita e Attack), ma in realtà si tratta di una serie diversa, composta da 23 episodi e prodotta dalla Nippon Animation, che non ha niente a che vedere con il precedente cartone. Mentre un cartone animato che ha qualcosa in comune con Mimì e la nazionale della pallavolo è senz’altro Mila e Shiro, in quanto Mimì è la cugina si Mila.

Tutti i personaggi e le immagini delle Witch sono copyright © Tokyo Movie Shinsha, Urano Chikako e degli aventi diritto. Vengono qui utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.
Gianluigi Piludu

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