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La galleria stradale del San Gottardo (1^parte)

La galleria stradale del San Gottardo è stata costruita tra il 1970 e il 1980, e collega i villaggi di Göschenen nel canton Uri con Airolo nel canton Ticino. Venne inaugurata il 5 settembre 1980, quando il consigliere federale Hans Hürlimann procedette al taglio del nastro. La galleria rappresenta l’opera principale dell’autostrada A2 tra Basilea e Chiasso. Al momento dell’inaugurazione, con i suoi 16,918 km, era la galleria stradale più lunga del mondo. Ora questo primato spetta al tunnel di Lærdal, della lunghezza di 24,51 km e aperto in Norvegia il 27 novembre 2000. L’attraversamento del massiccio del San Gottardo può essere effettuato anche attraverso il passo del San Gottardo o la galleria ferroviaria del San Gottardo tra Göschenen e Airolo. È inoltre in costruzione una galleria ferroviaria di base della lunghezza di 57 km tra Erstfeld e Bodio.
Storia
Nell’autunno del 1954 venne costituita una commissione del dipartimento federale dell’interno incaricata della pianificazione della rete stradale. Nel 1960 le camere federali approvarono il progetto di attuazione delle strade nazionali; esso non conteneva però la galleria stradale del San Gottardo. Due mozioni parlamentari chiesero al consiglio federale di esaminare la possibilità di costruire una galleria che garantisse la viabilità tra il canton Ticino e il resto della Svizzera anche d’inverno. Fino ad allora il transito era possibile unicamente attraverso il passo (in estate), oppure caricando il veicolo sul treno navetta che circolava nella galleria ferroviaria del San Gottardo. Si giunse così alla formazione di un “Gruppo di studio per la galleria del San Gottardo”. Il gruppo di studio consegnò il suo rapporto nel 1963. Il rapporto venne subito approvato dal Consiglio federale e dal parlamento. La galleria venne così inserita nella rete delle strade nazionali.
Si aprì un concorso d’ingegneria per arrivare ad un progetto ottimale. A questo concorso vennero presentate sedici varianti. Due di esse vennero messe in appalto nel 1968. Esaminate le offerte, si optò per la variante con quattro pozzi di ventilazione, progettata dall’ingegnere ticinese di origine airolese Giovanni Lombardi. Successivamente si decise di affiancare al tunnel un cunicolo per aumentarne la sicurezza.
Lavori di costruzione
Per l’esecuzione la galleria venne suddivisa in due lotti. Il lotto nord venne affidato ad un consorzio di sette imprese, quello sud a un consorzio di cinque. Nell’autunno del 1969 iniziarono i lavori preparatori ai due portali; il 5 maggio 1970 fu la data ufficiale dell’inizio dei lavori di avanzamento. La galleria venne scavata dalle due estremità con il sistema convenzionale all’esplosivo. Il trasporto del materiale di scavo si effettuò con mezzi gommati nel lotto nord e con treni nel lotto sud. Lo scavo del cunicolo di sicurezza precedette sempre quello della galleria. Poco dopo l’inizio dei lavori di scavo del tunnel entrarono in attività anche i cantieri dei pozzi di ventilazione verticali di Guspisbach e di Hospental, che vennero scavati con metodi convenzionali dall’alto verso il basso. I pozzi di ventilazione inclinati di Bäzberg e Motto di Dentro vennero scavati con fresatrici; si eseguiva dapprima un foro pilota dal basso verso l’alto, per poi portarlo al diametro definitivo procedendo dall’alto al basso. Lo scavo della galleria incontrò anche zone particolarmente difficili. La zona al portale sud con la presenza di formazioni triassiche degradate, la zona del paragneis nel lotto sud (350 m), la zona al portale nord in materiale sciolto (160 m), la zona di incrocio con la galleria ferroviaria (che passa solo 5,20 m sopra la galleria stradale), ed infine la zona del mesozoico nel lotto nord (300 m). Per tutte queste tratte lo scavo venne eseguito a tappe, e si impose l’adozione di misure di sicurezza straordinarie. Il 26 marzo 1976 cadde l’ultimo diaframma del cunicolo di sicurezza. Giovedì 16 dicembre 1976 alle ore 9:30 precise cadde l’ultimo diaframma dell’intera galleria. Il 13 maggio 1977 terminarono i lavori di scavo, e nell’aprile 1978 vennero completati i lavori strutturali (rivestimento, soletta intermedia, parete divisoria tra i canali di ventilazione). Nell’agosto 1978 iniziò il trasporto (via Axenstrasse) dei ventidue grossi ventilatori tramite speciali rimorchi di progettazione danese ma costruiti in Svizzera, da fabbriche situate nei dintorni di Zurigo. In seguito si procedette con il montaggio e il collaudo delle installazioni elettromeccaniche.
La galleria venne inaugurata ed aperta al traffico il venerdì 5 settembre 1980 alle ore 17:00. Nei momenti di punta erano presenti in cantiere 350 operai al lotto nord e 380 al lotto sud. Provenivano in massima parte dall’Italia, ma anche dalla Spagna, dalla Turchia, dalla Jugoslavia e dall’Austria. Inizialmente si lavorava con due turni al giorno. In seguito, con l’insorgere di difficoltà geologiche, vennero portati a tre. Nel corso dei lavori persero la vita 19 lavoratori: una lapide situata al portale sud ricorda i loro nomi. I costi totali per la costruzione della galleria ammontarono a circa 686 milioni di franchi svizzeri.

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Fonte Wikipedia

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