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L’ombra del sicomoro di John Grisham

Questo è l’ultimo romanzo di John Grisham. Nato nel 1955 a Jonesboro in Arkansas e laureatosi in Iegge nel 1981, per nove anni è avvocato penalista e ricopre anche incarichi politici come membro della “Mississippi House of Representatives”. È l’autore di diversi libri tra cui: Il momento di uccidere, Il socio, Il Rapporto Pelican, Il Cliente, L’appello, L’uomo della pioggia, La Giuria, Il Partner, L’avvocato di strado, Il Testamento, I Confratelli, Lo casa dipinto, La convocazione, Fuga dal Natale, Il re dei torti, L’allenatore, L’ultimo giurato, Il Broker, Innocente, Il Professionista, Ultima sentenza e Il ricatto, editi da Mondadori.

Domenica 2 ottobre 1988, Seth Hubbard, un ricco possidente di Clanton Ford County, un piccolo paese rurale del basso Mississippi, viene trovato impiccato ad un albero di sicomoro silo in un terreno di sua proprietà. Egli, settantunenne malato da tempo di cancro ai polmoni, sa che gli resta poco da vivere e che quindi é giunto il momento di pianificare il suo trapasso. Il giorno prima d’impiccarsi redige un testamento olografo nel quale dichiara d’essere in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, di revocare il precedente testamento e di nominare suoi eredi, per il 90% del patrimonio, Lettie, la governante di colore, ed il restante 10%, metà, al fratello Ancil e metà alla Irish Road Christian Church.  Volontariamente esclude i due figli, Herschel e Ramona, che da tempo non si curano di lui, i nipoti ed anche le due ex mogli che nelle cause del divorzio lo hanno quasi rovinato. Nomina un esecutore testamentario e, conscio che i parenti diseredati avrebbero impugnato il testamento, sceglie un garante affinché vengano rispettate le sue ultime volontà. Nutre disprezzo ed ostilità nei confronti degli avvocati, specialmente di quelli locali, ad eccezione invece dell’avvocato Jack Brigance che reputa una persona onesta avendo potuto ammirare il suo coraggio e la sua propensione a sostenitore della tolleranza, in un paese in cui se ne avvertiva tristemente la carenza, durante il processo contro l’afroamericano Carl Lee Hailey, colpevole di aver ucciso due ragazzi bianchi che avevano violentato la figlia di 10 anni. Il sogno dell‘avvocato Jack Brigance di diventare un grande specialista in dibattimenti in aula non era mai sbiadito, nemmeno dopo i dieci anni in cui s’era occupato prevalentemente di testamenti, compravendite immobiliari e cause contrattuali da due soldi anche se teme che il suo momento di gloria, avuto con l’assoluzione clamorosa di Carl Lee Hailey tre anni prima, sia stato l’apice della sua carriera, invece ecco che é richiamato in gioco dalla volontà di un bianco e dal suo denaro, da un testamento dell’ultimo minuto dove una donna nera é la principale beneficiaria. Inizia ad avvertire i primi fremiti d’eccitazione: la causa d’impugnazione d’avversare davanti ad una giuria sarà dura ed egli si ritroverà nell’agone per difendere le ultime volontà del defunto e quindi gli interessi di Lettie e di Ancil Hubbard. Lettie si era presa cura di Seth Hubbard prima come domestica e durante la malattia anche come infermiera. Di umili origini, sapeva di essere stata adottata ma non aveva mai scoperto chi erano i suoi veri genitori. Sposata con un poco di buono aveva avuto numerosi figli e faticava ad arrivare alla fine del mese. A causa dell’eredità il suo menage quotidiano viene sconvolto dall’arrivo di tutto il parentado il quale, celandosi dietro ad affetto e amore, si cala come un avvoltoio sulla preda. Il lascito la porta al centro dell’attenzione; è imbarazzata, in città non si parla d’altro, inol tre è in apprensione per la causa legale che dovrà affrontare. L’altro erede, Ancil Hubbard, è il fratello minore di Seth, il fratello sfortunato la cui esistenza è stata segnata e condizionata da un evento al quale, da bambini, avevano assistito entrambi e che nessun essere umano dovrebbe mai vedere. Seth, pur non avendo sue notizie da moltissimo tempo, non lo ha mai dimenticato. Questo è l’incipit della trama di questo legal thriller in cui gli avvocati delle parti interessate, considerato il valore del patrimonio in asse ereditario e l’ammontare delle parcelle che potranno ricavare dai loro assistiti, ingaggeranno una battaglia legale senza esclusione di colpi. In questo romanzo, come ne “Il momento di uccidere” l’autore affronta i temi dell’ingiustizia, dell’avidità umana e soprattutto della discriminazione razziale la quale, nonostante gli sforzi profusi a tutti i livelli dalle istituzioni e dal governo federale americano, rimane tuttora un problema irrisolto.
Gaboardi Angela

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