Indice:
• Che cosa è il mining
• Che cosa è un miner
• Consumi e costi
• Dove vengono salvate le monete prodotte
• Quali monete si possono produrre attraverso i miner
• Conviene ancora acquistare un miner e metterlo in produzione presso la propria ditta / abitazione?
Che cosa è il mining?
Il mining, dall’inglese “mine” (=scavare), è il processo che permette di aggiungere potenza di calcolo definita in criptovalute all’interno della blockchain. La Blockchain è il sistema internazionale virtuale che gestisce le transazioni e convalidazioni dei pagamenti in criptovalute. Il mining, quindi, è un sistema di produzione di criptovalute tramite potenza di calcolo generata da hardware come schede video.

Che cosa è un miner?
Il miner è un macchinario assemblato che permette di elaborare blocchi della blockchain e produrre moneta virtuale tramite la potenza del proprio hardware di schede video o processori. I miner possono essere assemblati a mano tramite componenti singoli oppure preassemblati, con schede logiche modificate appositamente per questi processi di lavoro. L’unità di misura per la produzione di Ethereum è il MegaHash. Generalmente i miner che vengono assemblati manualmente e su misura vengono costruiti con schede video come mezzo primario per l’estrazione di moneta.

Consumi e costi?
Il miner varia il proprio prezzo e di conseguenza la propria potenza, in base al numero di schede video che vengono inserite. Generalmente si parte da una base di 4000 – 5000 € per miner di bassa potenza (150 – 180 MHs) e con un consumo pari a 600 – 700 W. Miner più prestanti (220 – 280 Mhs in su) partono da una base media di 7000 € e presentano un consumo di corrente che parte dai 800 W minimo andando ad aumentare.
Il guadagno sta nella produzione e accumulo di moneta, la quale può variare il suo valore sia in discesa che in salita e quindi aumentare il guadagno dell’acquirente.
Mediamente la spesa del miner viene ripagata in circa 1 anno e mezzo, sempre ipotizzando un valore stabile della criptovaluta, per poi andare a produrre solo per guadagno.

Dove vengono salvate le monete prodotte?
Il sistema operativo che gestisce il miner ha impostato di default il wallet personale del proprietario del miner, in questo modo ogni produzione finale di 0.2 Ethereum viene caricata e depositata sul wallet virtuale del cliente. Il cliente deve possedere un wallet cripotvalute su cui farsi caricare la produzione virtuale del proprio miner.
Tutte le spese di corrente e costi di mantenimento del dispositivo miner sono detraibili dalle spese di fine anno dell’azienda, andandosi ad integrare come vera e propria attrezzatura aziendale per la ditta.
Nota importante da sottolineare è che il pagamento della produzione effettuata avviene solo nel momento in cui si raggiunge lo 0.2 Ethereum (o di altre monete). Questo significa che se il miner viene migrato su un differente cloud di produzione non sarà possibile recuperare lo storico effettuato precedentemente con il vecchio sistema.
Quali monete si possono produrre tramite i miner?
Le monete virtuali che si possono produrre da un miner sono molteplici, tutto dipende dal tipo di hardware che viene utilizzato. Alcune schede video hanno una configurazione adatta a produrre al meglio certe monete rispetto ad altre.
Oltre al tipo di configurazione, il consumo di corrente è parte fondamentale di questo processo, perché ogni tipologia di moneta prodotta ha un consumo diverso per ogni scheda video del miner.

Di seguito lasciamo un elenco generale delle principali monete che si possono produrre tramite miner differenti:
• Ethereum
• ETC
• CCX
• FLUX
• RavenCoin
• Ergo
• Equilibra

Conviene ancora acquistare un miner e metterlo in produzione presso la propria ditta / abitazione?
La scelta di acquistare un miner dipende da quanto l’utente è disposto ad aspettare prima che l’investimento sia ripagato, infatti si considera mediamente che la spesa per un macchinario di estrazione viene ripagata totalmente in un anno e mezzo di lavoro. Il guadagno, se si può definire con questo termine, sta nella variazione della moneta. Infatti il sistema miner, a differenza del trading online, è una metodologia di accumulo, cioè produzione di moneta costante che viene immagazzinata sul proprio wallet.
In questo modo, se il trend di mercato della moneta si alzerà, anche il guadagno sul portafoglio virtuale si raddoppierà o triplicherà.

La quantità di moneta prodotta rimane invariata e il valore effettivo varierà, in positivo o in costante, in base al movimento di mercato. L’utente rimane comunque libero di muovere le proprie monete come preferisce senza alcuna limitazione dal proprio sistema bancario di criptovalute. Negli ultimi mesi sono state create dai fornitori di questi sistemi anche carte di credito per critpovalute che, a nessun costo, permettono di effettuare pagamenti su circuiti autorizzati direttamente con queste monete. Un esempio è la carta di crypto.com o binance, due fra i principali wallet per criptovalute online.


