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Doom

All’E3 di quest’anno è stato annunciato il nuovo capitolo “next gen” di questa saga che ha fatto la storia… Ma noi conosciamo la SUA storia?

All’E3 conference tenutasi quest’anno è stato presentato il trailer del quarto capitolo di questa saga, ma non molti (nemmeno il sottoscritto fino a pochi mesi fa) ne conoscono i titoli precedenti, i quali sono stati i veri e propri iniziatori, insieme a Wolfenstein, del nostro tanto amato genere FPS (First Person Shooter=sparatutto in prima persona). Per aiutarvi a districare questo intricato dilemma come fossi il Virgilio del vostro Dante, procederò elencando e descrivendo a uno a uno tutti i primi tre capitoli e trarrò in fine le conclusioni. Iniziamo.
DOOM: Siamo nel 1993. Bethesda (casa produttrice anche di Wolfenstein, primo titolo del quale uscì 12 anni prima, nel 1981) produce questo videogame, sviluppato dalla ID software, che fa dei passi da gigante nel genere FPS, perché se Wolfenstein fu il fondatore di questo genere, Doom lo raffinò e ne pose le basi. Di fatto questo capitolo fu il seguito di Wolfenstein 3D, con gli stessi obiettivi e lo stesso stile di gioco: una visuale in prima persona che immedesima il giocatore nel gioco stesso. Tuttavia l’architettura delle ambientazioni cambiano, diventano meno monotone, i boss sono più difficili da battere, la caratterizzazione musicale assume un aspetto ben chiaro e definito (Doom è anche noto per la sua colonna sonora orientata sul metal/rock) e le armi sono molto meglio definite e meglio fatte. Il gioco si articola in tre capitoli (contrassegnati da delle mappe contenenti i livelli di ciascun capitolo) e la trama è la seguente: in seguito ad aver disobbedito , aggredito il tuo superiore il protagonista, un marine spaziale, il celebre Doomguy, è inviato su Marte per scoprire cosa succede e scontare la sua pena. In seguito viene trasportato da Marte a una base lunare scomparsa e poi scopre che questa base fluttua sull’inferno (capite ora la citazione di Dante e Virgilio?).
Doomguy scende dunque all’inferno e il suo obiettivo diventa quello di ammazzare mostri infernali, capo dei quali è un enorme ragno meccanico con un cervello ipersviluppato (questo sarà anche l’ultimo boss da affrontare). Nel 1995 viene rilasciata l’espansione “The Ultimate Doom”, che si articola su trenta livelli e narra del tentativo di Doomguy di ritornare sulla terra. Il gameplay è caratterizzato da un ritmo di gioco molto elevato-si dice per questo motivo che Doom abbia ispirato quasi in toto gli FPS arena (come Serious Sam)- e lo scopo era di finire le missioni nel minor tempo possibile ammazzando più nemici possibile e raccogliendo il maggior numero di items (oggetti) collezionabili.
DOOM 2: Siamo nel 1994. Questo capitolo non manca di novità. Ovviamente vengono migliorate textures (e quindi la qualità grafica del gioco) e vengono aggiunti nuovi mostri, ma una tra le modifiche più importanti è l’allontanamento dalla suddivisione della storia in capitoli: essa è infatti articolata in livelli che però sono a ciclo unico e risultano quindi meno stucchevoli e più fluidi. In questo capitolo si parla dell’effettivo ritorno di Doomguy sulla terra e della seguente invasione del pianeta da parte dei mostri infernali e il nostro compito sarà quello di combatterli e sconfiggerli. Per il resto il gioco si rivela molto simile al precedente capitolo. Come al capitolo precedente anche a “Doom 2” si aggiungerà un’espansione, che tuttavia non sarà fondamentale nella storia originale.
DOOM 3: Siamo nel 2004. Per molti anni non si è sentito parlare di “Doom” in seguito alla separazione del team di programmazione, che si era dedicato alla produzione di giochi, alcuni dei quali sono rimasti nella storia dei videogame e che tuttora sono parte integrante del panorama d’élite degli FPS arena, come per esempio “Quake” e “Unreal Tournment”. Il nuovo “Doom” ha cambiato aspetto. E’ cambiato molto, anche lo stile di gioco (pur rimanendo comunque un FPS, sia chiaro). Diventa più difficile, più realistico e bello graficamente (finalmente il 3D è 3D) ed è più orientato al creepy/horror (vi sono anche gli zombies); l’armamentario si amplia pur mantenendo le armi originali (celebre è il fucile a pompa); i capitoli sono molto più lunghi, più numerosi e di gran lunga più complessi da affrontare: l’IA (Intelligenza Artificiale) è nettamente migliorata e i nemici si dimostrano di conseguenza più difficili da battere. Per quanto riguarda la storia Doom 3 non si tratta né di un prequel ne di un sequel, tanto che non si sa se di fatto Doomguy sia lo stesso dei primi due. Il protagonista si troverà nuovamente su Marte e dovrà raggiungere le porte dell’inferno. Doomguy dovrà sconfiggere un dottore umano, tradi tore, che infine si trasformerà in mostro infernale. Come gli altri due capitoli, anche per “Doom 3” verrà rilasciata una espansione, che però continuerà di fatto la trama del gioco. In quest’espansione ci troviamo a un anno dalla vicenda di “Doom 3”, in cui dopo aver sconfitto il boss (ciber demon) Doomguy viene salvato dagli umani. Nell’espansione vengono aggiunte nuove armi e nuovi boss; l’ambientazione è differente, ma comunque costruita su quella di base di “Doom 3”. Nel 2012 verrà infine rilasciata una remastered dei tre capitoli contenente “Doom”, “Doom 2”, “Doom 3” e l’espansione di quest’ultimo e in aggiunta 8 missioni (ma che fondamentalmente non aggiungono nulla alla storia).
Esistono anche degli spin-off che sono “Doom RPG” e “Doom 2 RPG”, ma che di fatto non centrano nulla con i tre capitoli descritti qui sopra e quindi non tratterò. Questa saga è stata fondamentale per il genere videoludico più amato (insieme agli MMO-RPG) perché ne ha raffinato i caratteri che aveva proposto grezzi in precedenza Wolfenstein.
COSA NE PENSA  IL NOSTRO STAFF
Io personalmente ho potuto giocare solo all’espansione del primo “Doom” e vi assicuro che è incredibile vedere come quel gioco sia davvero il padre di tutti quegli FPS che noi amiamo tanto. Alla luce di questo, però mi fa anche un po’ tristezza vedere categoria con titoli ridicoli e futili che rovinano “la propria semenza” (ed ecco un’altra citazione di Dante, giuro che la smetto) e che purtroppo sono quelli che più sono apprezzati dai piccoli videogiocatori di adesso. Io spero che qualcuno leggendo questo articolo si renda conto quanto ha importato “Doom” nella storia dei videogiochi e che nonostante non esca ogni anno e non rilasci DLC ogni mese, sia uno dei migliori FPS mai esisti. Per quanto riguarda il nuovo “Doom 4” spero che non si sia lasciato influenzare troppo dai giovani d’oggi e spero che il buon sangue non menta; il trailer che ho visto mi ha molto colpito e non vedo l’ora di giocarlo.  Infine vorremmo concludere ringraziando il nostro amico, The Dishwasher, perché è lui che ci ha istruito sulla storia di questo meraviglioso gioco.
TeslaHk e SteHk

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