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UNO SU MILLE

Il 10 luglio scorso ho assistito al concerto di Gianni Morandi al Campo Marte di Brescia. Non nego l’emozione che ho provato nel vederlo dal vivo per la prima volta. Un 78enne pieno di vita che ha cantato, ballato, scherzato con il numeroso pubblico presente come se fosse ancora un ragazzino.

Essendo nato nel 1973 non ho vissuto in prima persona gli anni 60 ma ho imparato ad apprezzarlo per i suoi innumerevoli successi ricchi di testi profondi legati soprattutto al tema dell’amore. Non sono mancati i momenti emozionanti quando ha cantato “Vita” e “Caruso” dove ha ricordato con la mano rivolta verso il cielo, il suo grande amico Lucio Dalla.

Ripercorrendo i suoi grandi successi, attendevo con ansia l’esibizione di “Uno su mille”, canzone incisa nel 1985 quando avevo 12 anni. Da ragazzo insicuro, timido quale ero, il testo di questa canzone mi aveva affascinato considerando che Morandi la incise proprio dopo un periodo dove la sua popolarità era in discesa.
Uno su mille” è il grido di lotta lanciato da una persona arrivata a toccare il fondo: devi lottare e farcela contando solo su te stesso, non devi arrenderti in nessun modo, devi mettercela tutta perché se sei si curo di te ce la farai.
Se sei a terra non strisciare mai/Se ti diranno, “Sei finito”, non ci credere/Devi contare solo su di te/ Uno su mille ce la fa/Ma quanto è dura la salita/In gioco c’è la vita/…


A volte penso alle nuove generazioni… non giudico i cantanti di oggi anche perchè ce ne sono molti veramente bravi e con testi impegnati ma ciò che a me dispiace sono coloro che sentono le canzoni ma non le ASCOLTANO. E’ meraviglioso emozionarsi per un testo o per un’esibizione, sentire i brividi nel cuore, avere gli occhi lucidi dove talvolta una lacrima ti accarezza il viso. Significa essere sensibili che non vuol dire essere deboli anzi, siamo capaci di provare empatia, di vivere qualsiasi emozioni a pieno dove gli altri non notano nemmeno, viviamo intensamente eventi che succedono e ci lasciamo coinvolgere dalle emozioni.

E di occhi lucidi ne ho visti tanti durante l’esibizione di Gianni Morandi: molti avranno ricordato la propria adolescenza, altri il primo amore… qualcuno si sarà pure innamorato grazie a queste canzoni… altri avranno ricordato persone, attimi di vita che non torneranno più…


Grazie Gianni, un mostro sacro della canzone italiana, capace ancora oggi di regalare uno spettacolo straordinario grazie anche alla splendida orchestra che lo accompagna.
Gianluca Boffetti

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