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PRENDO IL GIORNALE E LEGGO CHE…

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· Finiscono a bastonate un’anatra agonizzante nel Foggiano, nel video gli sputi e le risate. Gli animalisti: “Una violenza pericolosa”

· Discoteche, parla il buttafuori: risse, ubriachi, drogati, attaccabrighe dai 15 anni in su. Sempre più delinquenza tra i giovani! C’è da aver paura!

Prendo il giornale e leggo che… di giusti al mondo non ce n’è. Come mai il mondo è così brutto? Sì! Siamo stati noi a rovinare questo capolavoro sospeso nel cielo…
Era il 1966 quando Adriano Celentano sforna questa canzone manifesto nei confronti del degrado morale dell’umanità, ipocrisia, delinquenza, odio, egoismo, maleducazione. Sono trascorsi 58 anni da allora e l’unica cosa che è diminuita è l’età di chi compie questi gesti inqualificabili.

Leggere alcuni dei titoli di giornale sopracitati di quanto avviene ogni giorno, vengono i brividi di terrore, indignazione, preoccupazione per i propri figli che vanno in contatto con queste bande di criminali. Poi può capitare che il criminale è proprio colui che hai in casa e che difendi a spadatratta. Inoltre se l’esempio arriva pure da adulti disagiati allora la soluzione del fenomeno diventa una vera e propria chimera, un’utopia, un sogno vano.

Questi fenomeni si mascherano spesso liquidandoli con la frase “E’ una questione di disagio sociale” come dire che se certi giovani si comportano in questo modo non è del tutto colpa loro.
Mi sento di dissentire fermamente di fronte alla solita scusa buonista nell’andare a ricercare i motivi di tali comportamenti quando si tratta di una “moda” nel dimostrare ai propri amici, fidanzate, di essere forti, coraggiosi, senza nessun timore quando invece sono soltanto dei coglioni!

Figli dei social e del “tutto e subito” senza fare sacrifici (e qui mea culpa anche a noi genitori) non sanno più cosa inventarsi per trascorrere una serata divertente…
Non basta ballare… bisogna ubriacarsi! Non basta chiacchierare allegramente con gli amici: bisogna attaccare briga con il tavolo a fianco per rendere la serata adrenalinica. Essere educati è fuori moda, meglio essere spavaldi e stupidi.

Ma come predico da sempre: la colpa non è solo di chi compie queste azioni ma soprattutto di coloro che stanno attorno… che osservano, incitano, ridono nel vedere malmenato un ragazzo che voleva trascorrere una serata tranquilla in compagnia.
Gianluca Boffetti

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