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RIDIAMOCI SOPRA

SPECIALE MATTI

Al centro commerciale un uomo sta contando da più di un’ora: “ottomilaquattrocentoquaranta, ottomilaquattrocentroquarantuno…”

Alla fine un addetto gli chiede: “Scusi, ma si può sapere cosa sta contando?” E l’uomo: “i gradini della scala mobile!”

 

Pierino torna a casa e dice al papà.  Papà, papà, per la strada ho visto due matti!

– E come hai fatto a capire che erano matti? – Bè, uno gettava via dei biglietti da cento euro – E l’altro? – Li raccoglieva e glieli restituiva!

 

Un tipo va da uno psichiatra e gli dice: ‘Dottore! Mia moglie e’ pazza. Crede di essere una pulce. Salta di qua e di la’, mi mordicchia sulla testa…’.

‘Beh, in questo caso, e’ sicuramente pazza. Me la porti qui’.

E il signore, togliendosi una pulce dai capelli: ‘Hai visto? Avevo ragione io quando dicevo che la pazza eri tu!’.

 

Due matti stanno andando di notte in bicicletta. Ad un certo punto vedono di fronte a loro due fari che si avvicinano, e uno fa all’altro: “Vuoi vedere che ho il coraggio di passare in mezzo a quelle due moto che stanno arrivando davanti a noi?”. Al che l’altro cerca di distoglierlo: “No, non lo fare, può essere pericoloso, fatti gli affari tuoi!”. Ma l’altro non sente ragioni e si butta in mezzo ai due fari. 

Gravissimo incidente, il pazzo viene ricoverato ed ingessato da capo a piedi; l’indomani l’amico lo va a trovare e gli chiede: “Allora, come stai?”. “Io sto bene, ma se becco quello che stava in mezzo coi fari spenti…!”

 

Tre matti vanno all’aeroporto.

Vedono un aereo e il primo dice: “Accidenti, che aereo enorme! E chissa’ a che velocità arriva… secondo me fa i 200 all’ora”.

Il secondo: “No, no, secondo me fara’ i 400 all’ora!”. Interviene il terzo: “Ma siete matti? Farà almeno 600 all’ora!”. Interviene nuovamente il primo: “Si’, sta a vedere che vola!”.

 

Al bar: “Posso prendere un’altra zolletta di zucchero?”.

“Si’, ma ne ha gia’ prese sei”.

“Lo so, ma si sciolgono subito”.

 

“Dottore, mio marito crede di essere un cavallo da corsa, scalpita, nitrisce …”. “E’ grave, ma dovrei riuscire a guarirlo, ma ci vorranno molti soldi”.

“Oh per i soldi non si preoccupi.

Pensi che ieri ha vinto il Gran Premio d’Agnano”.

 

“E’ scappato quel matto che credeva di essere un sapone”.

“E come e’ scappato?”.

“Mi e’ scivolato fra le mani!”.

 

Al manicomio: “Mi scusi, sa dirmi dove si trova il prof.

Von Schutz?”.

“Ma e’ lei il prof. Schutz!”.

“Appunto, dove mi trovo?”.

 

Due ergastolani del manicomio criminale con le gambe incatenate alla classica palla di ferro stanno pulendo il cortile del carcere quando si mette a nevicare: “Andiamo dentro, qui nevica! “.

E l’altro: “Che ci frega! Abbiamo le catene!” .

 

Domanda prima della dimissione dal manicomio per verificare la guarigione del matto: “Il capitano Cook fece tre viaggi in Australia. Durante quale dei tre venne ucciso dai selvaggi?”. “Mi rifaccia un’altra domanda. Non sono molto preparato in Storia”.

 

Bussano in piena notte al manicomio: “Aprite, fatemi entrare, sono diventato matto!”.

Il guardiano affacciandosi ad una finestra: “Non vedi che ora e’? Ma che sei matto?!”.

 

I medici di un manicomio decidono di effettuare delle prove per stabilire se qualche pazzo possa essere “liberato”.

I matti devono tuffarsi in un bicchiere d’acqua.

Si buttano tutti, tranne uno.

I dottori si complimentano con il ‘guarito’ e gli chiedono come mai non si sia voluto tuffare.

Ed egli risponde: “Mica son matto: io non so nuotare!”.

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