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RIDIAMOCI SOPRA

“Dottore, dottore, sento spesso come se mi mancasse il respiro”. “Non si preoccupi, è questione di poco!”.

Un boscaiolo entra in un negozio specializzato in abiti per boscaioli e chiede al commesso: “Vorrei un vestito per andare a tagliare la legna “. “Che taglia? “. “La legna, no? “.

Due sposini di merda, la prima notte di nozze di merda, si stendono sul letto di merda, quando all’improvviso squilla il telefono di merda. Lo sposo di merda risponde al telefono di merda, e dopo pochi secondi torna dalla sposina di merda. “Chi era?” chiede la sposina di merda. E lo sposino di merda risponde: “UNO STRONZO!”.

Lui: “Leggo nei tuoi occhi che mi ami”. Lei: “Analfabeta!”.

La fidanzata, un po’ attempata, dopo molti anni di fidanzamento: “Caro, non sarebbe ora che ci sposassimo?”. “Certo, ma chi vuoi che ci voglia alla nostra età!”.

Due giovani sposi passeggiano, abbracciati, al chiaro di luna. A un certo punto, lei, contemplando il cielo costellato di stelle, fa dolcemente: “Dove sarà mai, caro, l’Orsa Maggiore?”. E lui: “Ti prego, tesoro! È una serata troppo bella: non ricominciamo a parlare di tua madre!”.

L’onorevole durante il comizio: “Cittadini, voi sapete che i miei oppositori parlano male di me. Eppure vi assicuro che da queste tasche non è mai passato denaro illecito…”. Una voce dal fondo della piazza: “VESTITO NUOVO, EH?”.

Gino viene mandato dalla moglie al mercato a comprare delle lumache. Per questo viene svegliato una mattina molto presto e va al mercato, rimbambito dal sonno e anche molto incavolato, e compra le maledette lumache. Mentre sta per tornare a casa trova una sua vecchia compagna di scuola. Dopo un’ora di rimembranze la conversazione si sposta su temi più intimi, si parla di vecchi amori propri e degli ex compagni di scuola. Alla fine i due scoprono che si erano sempre piaciuti e la donna invita Gino a casa sua per vedere le vecchie foto dei tempi della scuola. Gino va e… finiscono a letto. Dopo un po’ Gino guarda l’ora e si accorge di aver fatto molto tardi (è ormai sera). Immaginando le ire della moglie si riveste, corre a casa, suona al campanello. La moglie apre con un’espressione di ira e ringhia: “Ma dove cazzo sei stato fino a ora brutto …”. Gino guarda per terra e facendo con le mani un gesto di esortazione dice “Su, su, lumachine, ancora due metri e siamo a casa!”.

“Sono molto indeciso – dice un giovane a un amico – non so se sposare una bella ragazza di cui sono innamorato o la vedova stagionata e piena di soldi che ho conosciuto al mare”. “Io non avrei dubbi – risponde l’amico – sposerei la ragazza. L’amore è la cosa più importante della vita, l’unica che possa darti la felicità”. “Mi hai convinto”. “Bene. Adesso ti dispiace darmi il numero di telefono della vedova?”.

Fra amici. “Giovanni, è vero che in casa tua sei tu a lavare i piatti?”. “Sì lavo i piatti, pulisco i pavimenti, i vetri, le piastrelle, tutto”. “E tua moglie?”. “No, lei si lava da sè”.

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