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PORSHE 924 POP UP GENERATION

La 924 vide la luce nel 1976, rappresentava l’entry level di casa Porsche, come sempre a livelli altissimi sotto tutti i punti di vista anche per i suoi modelli che aprono le porte ai listini della casa di Stoccarda. Una vettura dotata di un raffinato schema transaxle, il cambio separato dal motore e montato sull’asse delle ruote motrici, in questo caso quindi posteriormente.
Questa soluzione consente un’ottimale distribuzione dei pesi 52% davanti, 48% dietro.
Il motore era un quattro in linea aspirato da 125 cv, distribuzione a cinghia, monoalbero e basamento di derivazione VW.
Inizialmente avrebbe dovuto erogare 150 CV purtroppo però questo non fu possibile e si optò per 125 CV di potenza. Credo che quei 25 CV in più sulla versione aspirata sarebbero stati fondamentali per darle ulteriore slancio da un punto di vista prestazionale. Toccava i 205 km/h e accellerava da 0 a 100 in 10 netti. Poteva montare un cambio manuale, inizialmente l’unico previsto, si opterà poi per offrire anche un automatico.


Gli interni erano abbastanza basici ma non privi di particolari in grado di far innamorare un appassionato, la lancetta del contagiri per esempio o la scritta Porsche lungo le pannellature interne delle portiere. Nel 1979 venne presentata la Turbo, con motore da 170 CV (finalmente una potenza adatta ) e cambio ZF con prima in basso a sinistra che nulla aveva a che spartire con il cambio della prima versione aspirata.
La Turbo aveva una vistosa e bella presa d’aria sul cofano, altre quattro prese d’aria fra i proiettori anteriori e un vistoso alettone fisso al posteriore. Le linee della 924 erano veramente belle a mio avviso, filante, slanciata e montava i fari pop up, che personalmente apprezzo davvero molto. Ebbe un successo clamoroso sul mercato e permise alla casse di Porsche di prendere fiato.


Un interessante versione, la S fu introdotta nel 1985, telaio della Turbo e motore della 944 depotenziato a 150 cv. In quegli annin in Italia c’era una forte penalizzazione per vetture dotate di motore superiore ai due litri di cilindrata.
Numerose le livree speciali quali la ‘Martini’ per citarne una, il top della serie 924 è rappresentato dalla Carrera GT, che meriterebbe un capitolo a parte. Prodotta in 331 esemplari totali, auto veramente fantastica. Su quali puntare oggi, credo che già una S o una Turbo siano ottime auto senza stancare troppo il portafoglio. Altrimenti una delle tante livree speciali, alcune davvero belle, mi viene in mente la ‘Le Mans’. Uscì di scena nel 1985, quando ancora esistevano le due Germanie. Visse nei tempi dei pantaloni a zampa, della Polaroid e della guerra fredda.
E’ forse anche questo il bello del motorismo storico, un’auto riflette stilisticamente e tecnologicamente il tempo in cui ha vissuto.
Un’auto d’epoca è una macchina del tempo per quando si è stanchi delle spunte blu e degli smart watch.
Antonio Gelmini


Per curiosità o valutazione su vetture di interesse storico inviare una mail a: meccanicagelmini@gmail.com
Meccanica Gelmini Italia

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