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MAZDA RX 8, SPORTIVITÁ A 9000 GIRI

La Mazda RX8 appartiene a quel genere di auto sportive e vecchia scuola che vedremo sempre meno spesso sulle strade. Ormai la mobilità su quattro ruote è orientata a titolo definitivo sull’elettrico e sull’ibrido.
Pionieristica, se si pensa che venne lanciata nel 2003 con la configurazione di coupé a quattro porte. Ancora più all’avanguardia e inusuale fu la scelta del propulsore, il Renesis 13B-MSP, si optò per due rotori wankel da 654 cm cubi, nella versione europea erogava una potenza di 231 CV. Un dato altissimo per un 1.3, valori da moto super sportiva.
Velocità di punta 235 km/h, 0-100 coperto in 6,4 secondi.
Cambio manuale a cinque o sei rapporti.
I motori Wankel necessitano di manutenzioni periodiche regolari, più o meno come ogni propulsore termico.
La loro vita in termini assoluti però è decisamente più breve rispetto ad un motore tradizionale.
Il design era frutto della matita di Ikuo Maeda, caratterizzato da una linea fortemente sportiva.
Linea filante, vettura bassa, doppio scarico al posteriore e grossi cerchi in lega.
Anche dentro era davvero particolare e bellissima, una volta aperte le portiere a libro, dentro una sorta di ponte attraversava la vettura.
Lo stesso, quasi divideva le coppie di sedili, creando lo spazio anche per due vani porta oggetti. I sedili erano sportivi e avvolgenti, decisamente adatti alla natura della macchina, sportiva e aggressiva nelle linee. I giapponesi si sa, non lasciano mai nulla al caso: diversi particolari, fra cui la forma del pomello del cambio, l’incavo fra i poggiatesta dei sedili anteriori e una parte centrale del paraurti posteriore erano a forma triangolare…
Questo perché il rotore Wankel ha una forma triangolare. Queste finezze e richiami valgono a mio avviso già il prezzo del biglietto. Tralasciando poi le tante altre caratteristiche positive dell’auto, prestazioni, linea etc…
Oggi per potersi comprare una RX8 sana e in grado di potervi portare a spasso per un po’ servono circa 15000 euro. Attenzione ad esemplari con alti chilometraggi o a costi molto bassi, possono nascondere insidie e problemi. Sono auto che non ci saranno più a mio avviso in futuro, ragione per cui vale la pena comprare oggi se si è amanti del genere.

Antonio Gelmini

Per curiosità o valutazione su vetture di interesse storico inviare una mail a: meccanicagelmini@gmail.com

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