Alla nari
salgono odori
frammenti di vita
infanzie remote.
Nel silenzio
di giorno che spunta
rivedo mia madre
fasciata di luce aurea
movere i primi passi
tendere fila.
Incedere solerte
capo chino
mani intrecciate
corpo flesso.
Giace mia madre
nel silenzio dell’eterno
baciata dal nulla
vestita di nulla
in un alternarsi
di giorni uguali e diversi.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste