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Ma l’amore in bocca rimane…

Talvolta le persone non sono come noi le crediamo!!! Può capitare a sedici, a trenta, a cinquant’anni ma l’effetto è sempre lo stesso. Amarezza, sconforto, tristezza… per aver scoperto che colui/colei che ritenevamo amico/a non era altro che un semplice conoscente che forse era meglio non avere nulla a che fare. Si tratta di un tradimento vero e proprio: tu riponi fiducia in tutto e per tutto a quella persona ed in un attimo ti ritrovi ad essere raggirato, schernito, offeso nel tuo io più profondo. Non esiste cosa più brutta che scoprire da altri una verità che avresti perlomeno voluto sapere dalla persona interessata. Sono cose che succedono e, diciamolo chiaramente, nel mondo accadono fatti ben peggiori anche se secondo il mio modesto parere, sono proprio da queste piccole cose che possiamo ricostruire un mondo positivo basato sul rispetto e la fiducia di ogni essere vivente. Ma l’amaro in bocca rimane… lo sconforto ti avvolge e non ti fidi più di nessuno, neanche di te stesso. Ed ora, come mi devo comportare? Andare da quell’amico, da quell’amica e dire che ho scoperto le loro menzogne, le loro false gratitudini, i loro camuffati sguardi teneri e solari. Non so se ne val la pena, come diceva sempre il mio migliore Amico Michele alla fine tutti i nodi vengono al pettine e forse è meglio lasciare al tempo che faccia il suo corso… Ma l’amaro in bocca rimane… Lo sappiamo, non volevano farci del male, forse hanno agito in buona fede e andrebbero perdonati, ma come si fa quando il cuore si stringe forte ed il respiro si fa più faticoso? E’ una sensazione tremendamente angosciante l’illusione di un’amicizia che dura da una vita, l’illusione di un’amicizia nata da poco… Eppure, quanto accaduto non ci deve far perdere la fiducia negli altri: è troppo bello vivere nella comprensione degli altri, la vita di gruppo aiuta a vedere con attenzione la varietà dell’esistenza ed a cogliere nei nostri rapporti l’arricchimento interiore del nostro dialogo, delle nostre azioni, delle nostre fedeltà e certi ideali. E’ bello perché è stupendo vivere nella verità che siamo: la vita di gruppo, l’amicizia aiuta a crescere noi e gli altri; è bello perché la vita di gruppo aiuta a decifrare il senso autentico della libertà che è lealtà, verità di ciò che siamo come persone singole (quindi anche con i nostri difetti, lacune, debolezze) e come rapporto con la realtà fisica, vera, umana, sociale che ci circonda e senza la quale non è possibile vivere. Qualche anno fa una carissima amica mi mandò un sms che diceva più o meno così: “Amicizia: è poter essere di sostegno nei momenti difficili, regalare un frammento di gioia, un sorriso… e, qualche volta, dimenticare le incomprensioni.” Parole sante. Quell’amicizia che ognuno di noi dovrebbe avere nei confronti dei nostri simili, quell’amicizia fondamentale per sperare in un mondo migliore, quell’amicizia che ci permette di dire “Scusa ho sbagliato”… Ma l’amaro in bocca rimane… Gianluca Boffetti

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