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Lo studio è la nostra unica arma

Mi chiamo Maud, ho sedici anni e ho cominciato a svegliarmi alle cinque per andare a scuola esattamente nove anni fa. La mia scuola era molto distante da casa, con strade impraticabili durante la stagione delle piogge. A qualcuno di voi sembrerà strana questa situazione, ma non lo è per la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi del mio Paese, lo Zimbabwe, dove frequentare la scuola è spesso una fortuna a maggior ragione quando si è orfani. Io ho perduto mio padre quando avevo cinque anni. Mia madre subito dopo si è ammalata di tumore ed è morta qualche anno dopo. L’unico che ha potuto occuparsi di me è stato mio fratello maggiore.
Io però non ho mollato. Mi piaceva studiare e usavo ogni istante per imparare, così sono diventata, a soli 14 anni, la più giovane studentessa universitaria africana. Per questo Forbes mi ha segnalato come una delle 5 giovani donne più influenti d’Africa.  Non credo di essere più intelligente della maggior parte dei miei coetanei. Devo molto al mio impegno e molto alla fortuna e all’aiuto dei miei cari. Oggi, quello di cui sono più orgogliosa, è il fatto di rappresentare un modello e una speranza per tante ragazze che all’istruzione non possono accedere. Ragazze il cui destino è spesso quello doversi sposare a 13 o 14 anni. O di rischiare una gravidanza precoce alla stessa età. O peggio, di finire sfruttate e abusate. Ecco perché vi racconto la mia storia.
Le ragazze che vivono in contesti di povertà, come il mio sono ad alto rischio e l’istruzione è per noi l’unica arma per cambiare il mondo in cui viviamo e partecipare alla vita economica, sociale e culturale dei nostri paesi.
Eppure quando all’ONU hanno deciso di fissare gli Obiettivi del Millennio si sono dimenticati di noi ragazze. Questo non deve succedere più. Dobbiamo cambiare le cose.  So che le Nazioni Unite stanno lavorando, insieme alla società civile, per creare una nuova agenda dello sviluppo. Nel mese di Settembre del prossimo anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrà adottare i nuovi obiettivi che potranno avere un impatto importante sulla vita delle ragazze.
Chiedo in quell’occasione di poter portare la mia testimonianza e la voce delle milioni di ragazze che vivono in contesti di povertà come il mio: chiedo che l’istruzione delle ragazze diventi un obiettivo prioritario della comunità internazionale e venga inserita nell’agenda dello sviluppo post 2015.
Maud Chifamba –  Zimbabwe

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