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LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE

Frase che diceva spesso Giorgio Gaber: partecipare alla vita in maniera costruttiva ci permetterà di apportare migliorie per il beneficio di tutti.
Invece ognuno di noi pensa di salvarsi sono pensando a sè stesso senza riflettere che nessuno è al sicuro se non lo è l’interno pianeta in cui viviamo.

Non può bastare l’amore tra due persone per salvarci perchè se intorno a noi c’è solo violenza, odio e menefreghismo… questo stesso amore rischia di essere soffocato non avendo più intorno la bellezza della natura da cui ricevere linfa pura e vitale.
Il mare è inquinato, l’aria è piena di quei mostri creati dall’uomo (frase di Adriano Celentano presente nalla canzone “La pubblica ottusità”); e seppure riuscissimo a non prendere malattie, il nostro futuro è già segnato perchè stà crollando tutto quanto intorno a noi.

L’umanità ha progredito nella scienza, nella comunicazione, nel capire il senso della vita senza però migliorarla anzi, con la scusa del progresso e del benessere ha dato il via alla distruzione sconsiderata della natura.

Siamo tutti responsabili, nessun escluso… si fa presto a puntare il dito sulle grandi aziende che inquinano e che gettano rifiuti nei corsi d’acqua: sono sicuramente da condannare… ma quante volte noi abbiamo gettato una bottiglia di plastica o una sigaretta a terra?

Quante volte, dopo un picnic, abbiamo lasciato sporco nel prato per non parlare di coloro che i rifiuti li abbandonano dietro le strade o nei fossi.

Solo prendendoci cura l’uno dell’altro e di ciò che abbiamo intorno a noi potremmo vivere una vita pura, colma di soddisfazioni e felice.

Gianluca Boffetti

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