La signorina Lina
accoglieva, nel grande cortile
vestito di piante e di fiori
piccoli e grandi, con sorriso allegro.
Timida, di una riservatezza acuta
operosa
le mani affondava, nella terra
i bulbi carezzava,
le tenere foglioline, faceva proprie.
Cent’anni da poco compiuti
fra le braccia del Padre
ha deposto il capo
teneramente
ha salutato la vita.
Anche per lei un grazie
per la cortesia
con cui mi accoglieva
con cui sapeva
arginare curiosità d’imberbe.
Boccioli di rosa
le porto in dono
in segno di riverenza
omaggio alla vita
rinata in Cristo.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste