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Il Parco del Barberino e dintorni a Cividate Camuno (Bs)

L’area del monte Barberino, che si estende attorno all’abitato di Cividate Camuno, viene descritta come un grande terrazzo naturale che si interrompe bruscamente con un ripido salto. Il parco ha una forma allungata e stretta, caratterizzata dalla presenza dei colli del Barberino e del Bardisone. Tutt’intorno si trovano i paesi di Malegno, Breno, Bienno, Berzo Inferiore ed Esine.
In direzione sud-ovest, nel tratto centrale del parco, il paesaggio si addolcisce facendosi prevalente la conformazione a terrazzi ampi coltivati a vite, granoturco, piante da frutto e orti, legati ad una produzione privata. Più a sud il Monte Bardisone, costituito da rocce carbonatiche, restituisce bellissimi fossili. Molti sono i sentieri che possono essere percorsi a piedi e numerose sono le stradine che regalano magnifici itinerari ideali da fare a cavallo o in bicicletta; inoltre per favorire la conoscenza del parco sono stati creati due percorsi tematici: il percorso vita e il percorso didattico. Il percorso vita abbina alla passeggiata l’esecuzione di esercizi ginnici mentre per chi vuole approfondire la conoscenza sull’ambiente circostante ci sono i due percorsi didattici tracciati nella zona del Bradisone. Questi due interessanti itinerari vengono supportati da dépliant che illustrano gli aspetti naturalistici e portano alla scoperta del rapporto fra uomo e ambiente locale. I dépliant sono disponibili presso la sede del comune di Cividate oppure presso gli uffici dell’Azienda Regionale delle Foreste di Breno.
Il parco del Barberino è un territorio che racconta la storia di secoli di antropizzazione civile, mai spregiudicata, dove l’uomo ha saputo inserirsi senza stravolgere completamente il paesaggio. I muretti a secco, i casèi, i ciòs, le mantelle, le fontane e i vigneti costituiscono, insieme alla vegetazione spontanea ed ai vari tipi di bosco, un patrimonio inestimabile, che vale la pena di conoscere.
Accanto a tutto questo sorgono le chiese medioevali, di grande importanza dal punto di vista architettonico ed artistico, sia per le strutture sia per i cicli di affreschi che contengono. Visitare le chiese risulta difficile per un turista ed è per questo che è possibile compiere il percorso Eremi – Sorgenti – Antichità – Panorami: per i sentieri del Barberino. Un’escursione facile che non prevede equipaggiamenti specifici e che permette di visitare – nell’arco di una giornata – tutte le chiese, sfruttando le antiche vie di collegamento, come le mulattiere ed i sentieri.
Dalla montagna di Barberino, lungo il sentiero principale che attraversa tutto il vasto terrazzo naturale, si giunge a Breno, capoluogo storico e culturale della Valle Camonica e sede del castello più grande di tutto il territorio, oggetto di un’importante rivalutazione proprio in questi anni.
Alle porte del paese si estendono aree verdi facilmente raggiungibili per passeggiate non troppo lunghe ed impegnative, quali ad esempio la salita alla chiesetta campestre di San Valentino oppure la visita alla frazione Campogrande, piccolo nucleo abitato alle cui spalle si apre un’ampia conca verde, circondata da boschi, che consente una gita facile e molto rilassante.
Breno estende il proprio territorio amministrativo sulle montagne circostanti per diversi chilometri, in direzione di Bazena e Crocedomini, passo che porta verso Bagolino ed il lago d’Idro. Raggiungendo in automobile la località Campolaro collocata sulla direttrice di Bazena, è possibile effettuare l’escursione verso la valle di Stabio, un’ampia conca ricca di zone umide, dove in estate sono attive le malghe e si vede pascolare il bestiame; sullo sfondo le splendide montagne di calcare e dolomie, al di là delle quali si aprono le Foppe di Braone.
Da Bezena, invece, parte il sentiero per raggiungere il Lago della Vacca, attraverso la Val Fredda prima e la Val Bona poi. L’Itinerario mostra la varietà geologica della Valle Camonica, ed è interessante per la varietà di vegetazione presente, per la facilità nell’avvistamento di marmotte e per la presenza, nei dintorni del lago, di resti dei manufatti connessi alla Pirma Guerra Mondiale.
Dal lago della Vacca, infine, i più esperti possono partire per l’ascensione al Cornone di Blumone. Un’alternativa è data dalla salita al Monte Frerone, da effettuarsi seguendo le indicazioni presso il passo Val di Fredda.
La visuale possibile dalla cima del monte spazia dalla Valle Camonica alle montagne delle vallate circostanti, fino alle cime più lontane. Un ultimo suggerimento fra i molti possibili è di visitare, scendendo per alcuni chilometri oltre il Passo di Crocedomini, la località Gaver, area di torbiera particolarmente interessante dal punto di vista botanico, oltre che appagante per la rara bellezza del paesaggio.

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