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Il brutto dei ricordi

Ieri pomeriggio ero seduta in giardino, sotto un acero rosso, sotto il sole cocente, a pensare… pensare a tutti i miei ricordi. Ho iniziato a pensare ai miei nonni che ora sono diventati i miei angeli custodi, ho iniziato a pensare alle loro voci, alle loro carezze e ai nostri momenti. Mi ricordo di mio nonno che mi faceva sempre la zip sulla pancia come quella che aveva lui. Io non sapevo perchè aveva quella riga sulla pancia e abbiamo iniziato a chiamarla zip. Poi solo dopo, ho capito che era una cicatrice di un’operazione chirurgica.

Mi ricordo che facevamo spesso gli scherzi alla nonna quando stava mangiando…
Una volta eravamo seduti sul divano e il nonno ha tirato fuori dal taschino il suo telefono e mi ha detto: “Chiama la nonna, poi schiaccia subito il pulsante rosso”. Il pulsante rosso è quello per riattaccare ma io ero troppo piccola e non sapevo cosa volesse dire. Chiamai la mia nonna e lei si accorse subito che eravamo noi ma fece finta di niente. Il mio nonno è scomparso che io avevo 8 anni. Ho molti ricordi di lui, di noi ma il BRUTTO DEI RICORDI è che non ricordo più la voce di mio nonno, forse perchè ero troppo piccola.
Mia nonna era bellissima (non che mio nonno non lo era ma la nonna era luce per gli occhi), era molto delicata in ogni cosa che faceva ed era molto sprint, così le dicevamo. La chiamavamo Super Nonna Sprint! La nonna è sempre stata Sprint, anche in ospedale… Non voglio parlare di questo quindi racconterò un ricordo. Ogni volta che finiva la scuola per quasiasi vacanza io mi precipitavo a casa sua e mandavamo i miei genitori e mio fratello a casa perchè volevamo restare sempre da sole. Io e la nonna ci divertivamo un mondo. Quando faceva le parole crociate io le trovavo i numerini e lei sorrideva. Il suo sorriso era come il sole che bagna i fili d’erba ancora bagnati dalla rugiada, facendoli splendere ancora di più. La mia passione per leggere e per essere sempre in azione l’ho presa da lei.
Il fatto di sorridere sempre e di pensare positivo me l’ha “passato” lei. Purtroppo mia nonna ha raggiunto il mio nonno quando io dovevo andare in prima media. Mi ricordo molte promesse che ci siamo fatte. Il BRUTTO DEI RICORDI è che non possiamo più mantenere le promesse che ci siamo fatte. IL BRUTTO DEI RICORDI è che la mia nonna e il mio nonno non sono più affianco a me. Ovviamente c’è anche un lato bello dei RICORDI ed è quello che mi fa pensare ai nostri bellissimi momenti trascorsi insieme. Stamattina appena sveglia pensavo a tutto questo. Al BRUTTO DEI RICORDI e al BELLO DEI RICORDI.
Infondo i ricordi ci aiutano a tener vicino le persone che non abbiamo più. Ora i miei nonni mi osservano da lassù e ora HO DEGLI ANGELI CUSTODI che sono i più belli di sempre.
Eleonora
13 anni – Ghedi

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