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Gran Prix, il campionissimo

Il cartone animato Gran Prix il campionissimo (titolo originale Arrow Emblem Grand Prix no Taka), appartiene al genere anime delle corse automobilistiche, come A tutto gas, Supercar Gattiger, Ken Falco e altri, ma fra tutti è quello che ha avuto un maggiore successo di pubblico, sopratutto per via delle varie tematiche trattate. La serie composta da 44 episodi è stata prodotta nel 1977 dalla Toei Animation ed è arrivata in Italia nel 1980, con la bella sigla cantata dai Superobots. Il protagonista è Takaya Todoroky, un ragazzo che ha la passione per le corse automobilistiche e sogna di poter diventare un pilota di Formula 1. Takaya Todoroky arriva a spendere tutti i suoi soldi, tenuti da parte svolgendo diversi lavori, per costruirsi una macchina sulla base di un suo progetto, che gli consentirà di partecipare a delle corse di un circuito automobilistico. Nonostante la sua inesperienza e la sua sconfitta, viene notato da un ex campione di Formula 1, Nick Lans (caratterizzato sulla base del famoso pilota Niki Lauda) che riesce a capire il suo talento e lo porta alla Katori Motors. Qui Takaya entra in competizione con Oynata, un pilota che non nasconde la propria antipatia nei suoi confronti, ma che in seguito si rivelerà un grande amico. Takaya inizia a fare esperienze con le corse, guidando nei Rally e nei circuiti del Gran Turismo e sceglie come simbolo il falco. Nel corso dei vari episodi Takaya sarà sempre accompagnato dalla sua amica Suzuko, una bella ragazza che si è presa cura del piccolo Ongoro, al quale mancano i genitori. Takaya viene sottoposto ad estenuanti allenamenti dal capo tecnico della Katori Motors, Daisaku Kurama che esige da lui la perfezione. Takaya non sa che in realtà il signor Kurama è suo padre, che lui crede morto da diverso tempo. Nella vita di Takaya ci saranno anche dei risvolti sentimentali quando farà conoscenza con Isabella, la figlia di un famoso torero spagnolo, che ha numerosi pretendenti, fra questi Antonio, anch’egli pilota che cerca di osteggiare Takaya. Purtroppo Antonio sarà vittima di un grave incidente, nel quale perderà la vita. Suo fratello Gida accuserà Takaya di essere il responsabile della sua morte, pertanto organizza un piano per uccidere il giovane pilota. Isabella che è venuta a conoscenza della trappola, corre in pista per avvertire Takaya, ma questi inavvertitamente, non fa in tempo a frenare e la investe, uccidendola. Questo sconvolgerà la vita di Takaya, al punto che decide di abbandonare le corse automobilistiche. Ma non è finita qui, infatti in un brutto incidente perderà la vita anche il suo grande amico Oynata. Il dolore più grande però lo proverà per la morte di Daisaku Kurama, quando cioè scoprirà che si trattava di suo padre, il quale aveva il grande sogno di vederlo partecipare alle corse di Formula 1. Spinto dal desiderio di riscattare il sogno di suo padre Takaya Todoroky, riprenderà a correre a bordo della Katori Special (una macchina dotata di 6 ruote) e a vincere nei circuiti di Formula 1, battendo campioni del calibro di Mario Anderline e Jim Shunt e a diventare il campionissimo del Gran Prix. Dopo essere diventato campione del mondo, Takaya Todoroky parteciperà alle gare del fantomatico circuito di Formula 0, nel quale dovrà confrontarsi con bolidi super tecnologici, tutti dotati di una velocità impressionante e progettati dai migliori scienziati del mondo. La Katori Motors deve supportare l’oneroso dispendio di denaro senza essere sovvenzionata dal Giappone e solo la vittoria di Takaya potrà riuscire a portare gli aiuti e le sponsorizzazioni necessari per iscriversi ai vari gran premi. La macchina con la quale gareggerà Takaya si chiama Samurai ed è composta da 8 ruote motrici. Dopo un susseguirsi di gare e sofferenze Takaya riuscirà anche a capire che il più grande amore della sua vita è Suzuko, la sua grande amica che gli è rimasta sempre al fianco in tutti i momenti di difficoltà.

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