Nel Trentino Centro-Occidentale Fai della Paganella è centro sportivo estivo e invernale per le famiglie. Situata a 1030 m di altitudine, Fai della Paganella è famosa fra gli sciatori. Posto su di una suggestiva balconata della Paganella il paese, facilmente raggiungibile dall’A22 – uscita San Michele all’Adige, è attrezzato con impianti di risalita di ultima generazione che salgono fino alla Cima Paganella (2125 metri) e si collegano con quelli di Andalo per servire ben 50 chilometri di piste da sci di varie difficoltà, dotate di impianti di innevamento programmato. Mette a disposizione dei turisti la competenza dei maestri delle scuole di sci e snowboard. In alternativa i maestri accompagnano in escursioni di sci-alpinismo e con le ciaspole, per concludere spesso in allegre e golose serate nei rifugi in quota. L’area sciistica della Paganella è inserita nell’ampio comprensorio Skirama Dolomiti Adamello-Brenta. Un terrazzo naturale alle pendici della Paganella che si affaccia sulla Valle dell’Adige, angoli caratteristici di rara bellezza e un clima particolarmente fresco e mite, ideale per chi voglia ritemprarsi rilassandosi, pedalando o camminando nel verde dei prati e dei boschi. Non solo palestre naturali immerse nel verde, ma anche strutture e centri polivalenti dalle molteplici opportunità, sede dei camp di ginnastica organizzati da Juri Chechi: Fai della Paganella è il luogo adatto per gli amanti del relax e dello sport oltre che per le famiglie, grazie agli eventi e alla particolare attenzione dedicati ai bambini. Sulla sinistra orografica della Dora, in posizione leggermente rilevata, a 529 metri di altitudine, tra castagneti, alberi da frutta, prati e vigneti, da cui il rinomato Vien de Nus, il paese è sorto in corrispondenza della profonda gola che conduce alla Valle di Saint-Barthélemy. Nel centro storico di Nus si trovano alcune antiche case con finestre crociate; nella parte alta dell‘abitato all‘inizio della parte occidentale del borgo, a protezione del borgo stesso ed in posizione strategica per il controllo dei traffici di transito è invece visibile il castello di Pilato, in cui, secondo la tradizione, avrebbe soggiornato Ponzio Pilato esiliato da Caligola. La seconda domenica del mese di maggio si svolge il “Festival du Vien de Nus“, rassegna dove sono protagonisti gli eccellenti vini locali: il Rouge e la ricercata Malvoisie, preziosità enologica prodotta da uve appassite. La frazione di Nus più conosciuta è senza dubbio Saint-Barthélemy, con il suo famoso osservatorio astronomico. Il cielo di Saint-Barthélemy infatti è uno dei più indicati per le osservazioni astronomiche, grazie a condizioni favorevoli, dovute principalmente allo scarso inquinamento e all‘elevata insolazione e la località è sede, ogni anno, dello Star Party più antico d’Italia. La Valle di Saint-Barthélemy si incunea fra i massicci montuosi compresi tra la Valpelline e la Valtournenche, in uno scenario naturale di selvaggia bellezza. Inizialmente tortuosa e molto ripida, in località Lignan a 1633 metri di altitudine si apre in un vasto pianoro da cui si può ammirare uno splendido panorama. In inverno è mèta abituale per gli appassionati dello sci da fondo ed è anche frequentata dagli sci alpinisti, mentre per lo sci alpino esiste un tapis-roulant. In estate la valle è frequentata da alpinisti, che vi fanno base per ascensioni anche piuttosto impegnative, nonché da escursionisti, che possono scegliere tra innumerevoli passeggiate, anche a cavallo. A 2.652 m. sopra Saint-Barthélemy c‘è il Santuario di Cuney, risalente al 1650 ed il più alto d‘Italia, dedicato alla Madonna delle Nevi, la cui festa si celebra il 5 agosto. Il nome di Nus è di derivazione romana e proviene da “ad nonum (ab Augusta) lapidem” che indicava la distanza in miglia romane – nove – tra Augusta Praetoria e la “mansio” stessa di Nus. Tra l‘XI ed il XVIl secolo, Nus sarà sede di una delle più importanti ed antiche signorie feudali della Valle d‘Aosta: i “Seigneurs de Nus“, appunto.