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DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI: CE NE SIAMO DIMENTICATI?

E’ vero, sono trascorsi 74 anni da quel 10 Dicembre 1948 dove all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per evitare il ripetersi delle atrocità commesse durante la Seconda guerra mondiale, venne sancita la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Cito l’’articolo 1. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” e l’articolo 3. “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.” che racchiudono i concetti fondamentali di questo straordinario testo che i grandi del potere dovrebbero leggere ogni mattina prima di alzarsi dal letto invece di compiere barbarie.
Mi vengono i brividi pensando a quanto ho appena letto rivolgendo lo sguardo all’Ucraina che dal 24 febbraio ci sono state ben 7.000 vittime, alla Siria (1.037 morti nel 2022), alla Nigeria (che si svolge dal 2009 e in cui quest’anno sono morte 1.363 persone), al Messico che combatte dal 2006 contro i cartelli della droga (1367 morti nel 2022), all’Iraq (267 morti), nello Yemen (5.099 morti), nella regione del Tigrai, in Etiopia (410 morti), alla Birmania, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 3.846 vittime per non parlare dell’Afghanistan che è in guerra dagli anni settanta, con milioni di vittime. Solo alcune tra le principali ma se pensiamo che al mondo ci sono attualmente una sessantina di guerre probabilmente non abbiamo capito nulla sui diritti dell’UOMO!

Ma si possono chiamare uomini coloro che stando comodamente nella stanza dei bottoni, mandano i soldati a morire in guerra uccidendo il proprio popolo?

Ma questo testo vale non solo per i crimini di guerra ma anche per altri individui come le donne, gii stranieri, i disabili, gli omosessuali, spesso vittime di soprusi e violenze.
Se pensiamo che in tutto il mondo il 35% delle donne ha subìto una forma di violenza fisica e psicologica e che solo nel 2021 in Italia le vittime di femminicidio sono state 62 possiamo affermare quanto siamo lontani dagli obiettivi prefissati nella dichiarazione universale dei diritti umani. Se poi ci spostiamo in paesi come l’Africa dove molte bambine subiscono mutilazioni genitali, in India ed in Medio Oriente dove sono obbligate a sposarsi giovanissime con uomini adulti, scelti dai genitori oppure costrette a prostituirsi, il fenomeno della disparità dei sessi si fa ancora più gravoso. Anche i disabili sono spesso discriminati con attacchi fisici e con tutti quei comportamenti indesiderati che creano un clima di intimidazione, ostile e degradante, nonché umiliante ed offensivo.


Sono convinto che l’essere umano vada educato ad un cammino di valori insegnando il rispetto reciproco e la tolleranza di ognuno verso il prossimo. Nel nostro piccolo, dobbiamo cercare di avere un atteggiamento di accettazione e rispetto nei confronti di coloro che la pensano diversamente da noi non giudicando in base alle loro motivazioni, decisioni o stili di vita. Ognuno ha il diritto di essere chi decide di essere, nessun altro può permettersi di obiettare o decidere per lui/lei naturalmente nel rispetto delle regole della buona convivenza.


Gianluca Boffetti

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