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CITROEN DS, JEUNE ED BELLE

Nel 1955 venne presentata quella che io definisco una Tour Eiffel su quattro ruote, forse la vettura più iconica di Francia.
La meravigliosa Citroen DS, affusolata, affascinante e iper tecnologica.
Talmente tecnologica che alcune idee che presero vita sulla DS furono riproposte solo dopo anni da altre case automobilistiche.
Anche per questo la ritengo un simbolo di eccellenza e bellezza allo stesso tempo.
Il design è uno dei punti di forza della francesina che fu opera di un nostro compatriota: Flaminio Bertoni. Fu dotata sin dal lancio, di leggendarie sospensioni idropneumatiche che divennero un punto di forza della francese in quegli anni.
La primissima serie a vedere la luce fu la DS 19, equipaggiata con un motore da 1.9 litri da 75 CV di potenza; non un portento di forza, ma bastava per spingerla sino a 140 km/h.
Inizialmente vi furono grossi problemi legati alla produzione che destarono non poche preoccupazioni ai concessionari che avevano già percepito caparre a fronte dei numerosi contratti firmati. Pensate che da Ottobre a Dicembre dell’anno della presentazione, furono prodotte solo 62 DS.
Tale problematica cessò poco dopo e si potè produrre ancora veicoli in grandi numeri considerando i tempi di allora.
Nel 58 la Dea (così viene spesso chiamata) tolse il cappello, dando vita alla spider più iconica mai prodotta in Francia.
Fondamentale per lo sviluppo della cabrio la collaborazione del carrozziere Chapron che intuendo il forte potenziale della DS in fatto di linea, si cimentò sottoponendo alla casa francese la sua idea di spider su base DS.
La Citroen però non accolse subito in maniera postiva l’idea e accantonò il progetto.
Chapron non si perse d’animo e continuò realizzando alcuni esemplari che una volta messi sul mercato riscossero un successo notevole.
Fu così che la Citroen dovette rivedere i suoi piani e inserire un modello cabrio nel listino.

La DS era talmente innovativa che già a quei tempi, nella versioni successive alla DS19, prevedeva fari che seguivano la direzione del volante. Pazzesco se si considerano i tempi di allora. Ho avuto modo di guidare una DS per diversi km e qui veniamo ad un altro punto di forza della macchina: il comfort di guida e la stabilità, entrambe da primato.
La stabilità era dovuta al moderno sistema di sospensioni che consentivano di guidarla anche solo con sole tre ruote! Avete letto bene.
Epica fu un’impresa di un concessionario che la guidò a lungo solo con tre ruote montate!!!
Per quanto riguarda il comfort, sembra di stare seduti in un’auto moderna e non su una vettura di interesse storico.
La seduta è estremamente confortevole e consente lunghi viaggi senza problemi.
Non vi nascondo che a volte penso che potrei usare tranquillamente una DS per tutti i giorni e trovarmi benissimo. La carrozzeria è formata da pannelli e le portiere non hanno montante centrale.

Quale scegliere?
Io non ho dubbi: con oltre 190 km/h di velocità massima e una stabilità strabiliante opterei subito per una DS 23 I.E.
Quanto costa? Almeno trentamila euro!
Credetemi, vale ogni singolo centesimo!
Qualcuno vorrebbe una spider? Beh, cambierei idea visto che i prezzi sono fuori dall’ordinario.

Antonio Gelmini
Per curiosità o valutazione su vetture di interesse storico inviare una mail a: meccanicagelmini@gmail.com

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