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“Castigo e misericordia”

Carica la mente
di pensieri alla rovescia
incespicano, destano stupore
sospetto primo.
Mute le strade
irriverenti, sfuggenti
sfilano i passanti
nuche chine
passo ristretto.
Paura assale
epidemia dilaga
s’annida fra vesti, monili, gesti.
Fede genera fede, attesa freme
frenesia si rincorre, premura assale
tremore frena, azzarda.
Che sia questo
evolversi caotico e rullante di eventi
segno del castigo di Dio?
Di un Dio misericordioso
col dito puntato?
Fra le sue braccia
amorevoli, fiduciosi
chiniamo in capo
nelle sue mani
affidiamo le nostre vite.

Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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