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Cascate del Toce (della Frua)

Ciò che ha determinato la notorietà e la fama della Val Formazza insieme allo spettacolo delle montagne che che l’attorniano è stata certamente la cascate del Toce. “La Più Bella , la più poderosa fra le cascate delle Alpi”, un salto d’acqua di 143 metri per un fronte massimo, alla base, di 60 metri. Sulla sommità un fantastico punto d’osservazione è il balconcino in legno proteso sopra il salto d’acqua. Sulla Sommità, sorge il celebre albergo costruito nel 1923 e progettato in stile Decò dall’architetto Piero Portaluppi, uno dei massimi esponenti dello stile architettonico.
Il Toce e la sua acqua non sono solo elemento di forte caratterizzazione del paesaggio formazzino: la forza idrica sfruttata a fini elettrici. È anche la più grande ricchezza della valle. Attualmente le acque del Toce vengono raccolte nel bacino di Morasco, a monte della cascata, e tramite una galleria e una condotta forzata raggiungono la centrale di Ponte dell’Enel per essere utilizzate nella produzione di energia elettrica.
La Mano dell’uomo ha piegato la natura al proprio servizio ma nel contempo ha fatto una vittima illustre: la cascata del toce, per intuibili esigenze produttive, è visibile nella sua maestosità solo per brevi periodi nel corso dell’anno. La Cascata del Toce fu visitata ed amata da numerosi visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D’Annunzio, la Regina Margherita, De Saussure e Stoppani, che hanno lasciato entusiastiche descrizioni di quella che veniva già definita la più bella cascata delle Alpi. Il sentiero che la costeggia, di vera suggestione, è un tratto della via mercantile dal Gries che ha unito per secoli Milano e Berna.
Caratteristiche
La sommità del salto:  1675 mt.
Il piede del salto: 1532 mt.
Altezza del salto: 143 mt.
Reclinamento roccioso: 200 mt.
Fiocco d’acqua all’orlo: 20 mt.
La larghezza alla base: 60 mt.
Fonte: wikipedia

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