Nato nel ‘33 , settimino piccolo e fragile, sotto il segno dello scorpione.
Sopravvissuto in quei tempi di miseria, nei tuoi nitidi ricordi dell’infanzia, riesci ancora ad emozionare raccontando della guerra, della fame e della paura delle bombe.
Ma già nelle poche foto in bianco e nero, scattate nel fior fiore della tua gioventù, che traspare la tua serenità.
In posa con la tua stupenda moto Morini, con la folta riccia chioma nera, tirata a lucido con la brillantina, come la moda di quel tempo dettava. Poi ci sono i ricordi condivisi, di quando io ero piccola, gli anni che dovevi sgobbare dall’alba al tramonto, perché dovevi fare la casa e in pochi anni erano arrivati 3 figli.
Mi ricordo ancora che tornavi alla sera dal cantiere stanco morto, e prima di cena c’era anche il lavoro dell’orto e della campagna.
E intanto che si aspettava “Carosello” preparavi le matassine di filo di ferro avvolgendolo sulle tue robuste mani, e io al tuo fianco le infilavo come una collana, così all’indomani te le portavi già pronte sul posto di lavoro.
Ero piccola, ma già capivo che lavoravi con professionalità e passione. E’ nel corso dei miei quasi 50 anni che ho capito che i tuoi ideali erano e sono una formula vincente e di questo ti devo ringraziare. Grazie anche x avermi trasmesso la tua allegria, la tua giocosità, il rispetto x la natura, la passione x i funghi, il dono della creatività, l’amore per i colori e per l’arte. Grazie anche per tutto quello che fai per me, per la tua frutta nostrana, per la verdura del tuo ricco orto che quotidianamente mi fai trovare bella pronta. Papà sei un grande! Non smettere mai di sorridere e di cantare quelle canzoni dei tuoi bei tempi, anche se fuori moda, mi riempiono il cuore di gioia. Il tempo passa, tanti auguri papà, te lo dico tutti i giorni ma te lo voglio ripetere: hai 80 anni ma sei ancora un “gallo tosto”.
tua figlia Nilde