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All’assassino di mia figlia Stella non deve esser concesso il patteggiamento

L’uomo drogato, alcolizzato e senza patente che con una macchina rubata uccise mia figlia sta patteggiando per quattro anni di pena detentiva. Dopo appena sei mesi di carcere, costui è agli arresti domiciliari a Desio, libero di muoversi. Il 26 dicembre dello scorso anno, io e la mia famiglia fummo vittime di un terribile incidente sulla via Nettunense, nel tratto che attraversa il comune di Aprilia. Con un sorpasso azzardato un uomo invadeva la corsia opposta centrando in pieno la Fiat Panda dove ci trovavamo. Stella Manzi, la mia bambina, è morta pochi giorni dopo e aveva otto anni. Probabilmente il suo carnefice se la caverà con pochi mesi di detenzione e questa è un’ingiustizia troppo grande da dover sopportare. Una giurisprudenza più completa è necessaria: nel caso di incidenti mortali, con i colpevoli poi risultati ubriachi o drogati per i parametri dei test, non esiste un solo caso in Italia in cui l’accusa di omicidio volontario sia rimasta in piedi. Nel caso di omicidio colposo le pene sono lievissime. L’allora Ministro Cancellieri mi promise che avrebbe portato in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia contenente anche l’introduzione del reato di omicidio stradale, al fine di colpire gli autori di questi gravi reati. All’introduzione della norma per il reato di omicidio stradale è stato dato anche il primo sì in Commissione alla Camera nel mese di luglio. Eppure il 17 settembre 2014, il giudice si pronuncerà in merito alla richiesta di patteggiamento da parte dell’assassino. Il mio dolore potrebbe venire notevolmente amplificato. Faccio questo appello pubblico affinchè l’assassino di mia figlia non possa patteggiare e affinchè venga al più presto introdotto il reato di omicidio stradale. Non si devono più verificare morti assurde come quella di mia figlia Stella. Giannina Calissano italia, Lazio ULTIME NOTIZIE IN MERITO… Il pm ha respinto la richiesta di patteggiamento per Daniel Domnar che alla guida di un’auto rubata viaggiava senza patente e sotto effetto di alcol e droga. Il pm Marco Giancristofaro ha chiesto di riformulare la richiesta di patteggiamento che non avrebbe tenuto conto dei reati relativi al codice della strada, come la guida senza patente, sotto effetto di sostanze e l’infrazione commessa. La decisione è stata quindi rinviata al 20 novembre sempre in udienza preliminare. La pena di 4 anni potrebbe aumentare in considerazione delle nuove contestazioni. La mia famiglia andrà avanti per non far cadere il silenzio su questa storia. Vogliamo che il Parlamento riprenda la discussione sull’introduzione del reato di omicidio stradale. Lo facciamo nel nome di Stella, ma anche per tutti quelli che hanno perso la vita a causa del comportamento irresponsabile di altri. Oggi dunque abbiamo vinto la battaglia affinché non fosse accolta supinamente la richiesta di patteggiamento. Il PM ha eccepito che il calcolo della pena non avesse tenuto conto delle aggravanti. Sarà rimandato tutto al 20 novembre, ma tutto andrà riesaminato. Per ora il colpevole se ne sta comodamente agli arresti domiciliari. Non è dunque finita, la nostra protesta continua. Grazie ancora a tutti del sostegno! Giannina Calissano

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