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…ADRIANO

Celentano, la mia carriera senza veli Esce special box “Adriano”, 4 cd con 65 brani di cui 3 inediti

 

L’uomo moderno “ha potuto fare un cocktail di porcherie, creando così nuova aria per le città. Infatti, caro amico, l’aria che stiamo respirando puzza di merda… però è moderna”. La denuncia, tutta politica, dell’inquinamento ambientale era già sul retro del 45 giri ‘Viola’, che Adriano Celentano pubblicò nel 1970: quel testo – che valse all’artista, per la parola ‘merda’, una denuncia per offesa al pubblico decoro e una causa poi vinta – è una delle sorprese del libretto di 68 pagine che accompagna “Adriano”, lo special box in 4 cd, prodotto dal Clan Celentano uscito il 19 novembre 2013, che ne ripercorre tutta la straordinaria carriera. Diseguaglianza, ecologia, cementificazione selvaggia, inquinamento, violenza contro le donne, guerra, morti bianche sul lavoro, sofisticazione alimentare, interpretazione personalissima della fede: i ‘suoi’ temi, le ‘sue’ battaglie, le denunce delle ingiustizie sociali e culturali ritornano attraverso i 65 brani – da “Svalutation” a “Ti prego e cambia il mondo”, da “Azzurro” a “Anna parte”, da “Una carezza in un pugno” a “Apri il cuore” – frutto di un’attenta selezione di momenti che hanno segnato la vita artistica di Celentano, testimoniando la sua originalità nel rinnovare la scena musicale. Tre sono gli inediti: nel brano “Io non ricordo (da quel giorno tu)”, su musica e testo di Giuliano Sangiorgi, Celentano canta quel giorno in cui “mi sei scoppiata dentro e cosa importa se non ricordo piu’ se sotto pelle ci sei ancora tu”. La critica al sistema politico e insieme l’invito a votare sono i temi dirompenti di “Ti fai del male”, la canzone in cui il Molleggiato coglie “l’onda nuova che è partita dal niente e come una valanga sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione” – versi apparsi a molti un endorsement al Movimento Cinque Stelle – e insieme si scaglia contro le grandi navi nella laguna di Venezia, “quei mostri che galleggiano giganteschi, orribili navi che sembrano palazzi”. L’altro inedito e’ “Mai nella vita”, su musica di Riccardo Cocciante e testo di Pasquale Panella, inno a un’esistenza con “tutti i sentimenti, dolci e cruenti, tutti vissuti”, “belli e tremendi, tanto sentiti”, una vita “contraddittoria”, in cui “tu non sai niente ma sa tutto lei”. 

Emozioni nuove e gemme da riscoprire attraverso una carrellata di successi che non sono distinti per anni di uscita, “visto che l’insieme – spiega l’ufficio stampa – contribuisce a dare il senso dell’importanza che ha avuto e ha Adriano nella musica italiana e non solo”. 

Come scrive Alda Merini in una lunga lettera a lui indirizzata, pubblicata integralmente all’interno dello special box, “Adriano è come una Venere maschio che salta fuori dai cocci di una terra che sta andando a rotoli, di una terra che si vuole vendicare”. Sempre fuori dagli schemi, indocile al senso comune, pronto alla sperimentazione per immagini, musica e parole, Celentano ha rivoluzionato anche il linguaggio della tv: ed è una chicca la vignetta, finita all’epoca di Fantastico sul Financial Times (e riprodotta nel libretto di “Adriano”), a corredo di un articolo dedicato all’”evangelista elettronico”: “Naturalmente – dice una signora sul divano, davanti alla tv che annuncia “The Celentano show” – lo guardo soltanto per farmi dire quando devo spegnerlo!”

 

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