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ACQUA, ACQUA E ACQUA (2^ parte)

Grazie per l’interesse che avete dimostrato verso i nostri articoli; siamo davvero contenti e orgogliosi che nel nostro piccolo possiamo essere d’aiuto a chi ne ha bisogno. Ho saputo che tanti di voi ci hanno seguito anche da sotto l’ombrellone tramite il nostro sito web e il blog…beh se questo vi ha rilassati siamo contenti per voi!!! Con questa seconda parte dedicata alla nostra “compagna di vita” acqua, vediamo di analizzare come il nostro corpo si comporta quando abbiamo lo stimolo della sete. Innanzitutto il centro di controllo della sete è collocato a livello del cervello, nella regione ipotalamica. Con un meccanismo complesso raccoglie ed elabora i diversi segnali provenienti dall’organismo, generando così il senso di sete. Una pecca dell’ipotalamo è quella di trasmettere il segnale della sete in ritardo rispetto all’effettivo bisogno idrico. Quindi non è sbagliato bere durante la giornata anche se non si ha sete. Piccola curiosità: lo sapevate che ogni ora passata davanti al monitor del vostro PC fa “evaporare” al nostro corpo il quantitativo di un bicchiere d’acqua (circa 220 ml.!)? Ecco quindi un altro buon motivo per bere! La sete ha dei segnali particolari quali: disidratazione delle cellule nervose, secchezza delle fauci, diminuzione del volume del sangue. Se non ascoltiamo i segnali che il nostro organismo ci trasmette, possiamo andare incontro a disidratazione. Il primo sintomo è la secchezza della bocca. I sintomi seguenti sono secchezza della pelle e delle mucose e compaiono senso di affaticamento, cefalea, crampi muscolari, perdita di appetito e intolleranza al calore. Se lo stato di disidratazione avanza la situazione si può aggravare: si hanno così vertigini, nausea, vomito, tachicardia, diminuzione del livello d’attenzione e di concentrazione e sdoppiamento della vista, fino alla perdita di conoscenza con rischio altissimo di coma e morte. Ricordiamoci quindi, come detto nell’articolo precedente, di individuare il nostro fabbisogno idrico che si aggira intorno ai 2,5 L al dì. Come sempre dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori oggettivi come: peso, età, attività fisica ecc. Detto questo possiamo riassumere che mediamente una persona sedentaria dovrebbe bere all’incirca 9 bicchieri al giorno (1 bicchiere è circa 220 ml.), una persona che svolge attività fisica moderata 11 bicchieri, mentre chi pratica sport intenso dovrebbe arrivare a berne 14.
ATTENZIONE anche a non eccedere. Il rischio più diffuso è l’iperidrosi, cioè l’eccessiva sudorazione. Molte persone che ne soffrono pensando che aumentando la quantità di H20 durante la giornata possa compensare la quantità di liquidi dispersi con il sudore, invece l’aumento di sudorazione è il segnale che il nostro organismo ci sta dando, per dirci che stiamo bevendo troppo! In generale, bere troppa acqua può far male poiché “sbilancia” il nostro bilancio idrico (vedi art. precedente).
Il risultato è una sorta di “ubriacatura d’acqua” che comporta mal di testa, pressione troppo alta e iponatriemia, cioè una concentrazione troppo bassa di sodio nel sangue.
Altra curiosità è quello di evitare un eccessivo consumo di acqua prima di andare a dormire, potrebbe infatti favorire insonnia oltre che avvertire lo stimolo della diuresi. L’equilibrio, come ripetiamo sempre, è il miglior alleato per il nostro benessere di oggi e di domani.
Ora vediamo di sfatare alcune “false credenze” riguardanti l’acqua:
 Non è vero che l’acqua fa ingrassare: non contiene calorie;
 Non è vero che l’acqua va bevuta solo fuori dai pasti, anzi una piccola quantità durante il pasto è utile per favorire i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti;
 Non è vero che occorre preferire le acque oligominerali (povere di sali minerali) rispetto a quelle maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o eliminare la cellulite. Nei bimbi in particolare è bene non utilizzare esclusivamente acque oligominerali, ma è meglio alternarle con acque più ricche di sali minerali, in quanto una diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita;
 Le persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata (per eliminare eventuali calcoli in formazione) senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi;
 Non è vero che l’acqua gasata fa male, anzi l’anidride carbonica contenuta nell’acqua migliora la conservabilità del prodotto. Solo quando il gas è in quantità eccessiva si possono avere lievi problemi in individui che già soffrono di disturbi gastrici e/o intestinali, quali l’eccessiva distensione;
 Non è vero che le saune fanno dimagrire: fanno solo disidratare!!!
Bene, ora abbiamo davvero finito la rassegna dei principi nutritivi. Spero di aver stimolato in voi la curiosità di approfondire un qualche argomento e/o di avervi dato qualche info utile da poter applicare alla vostra vita quotidiana.

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Ivan Mangili e Katia Mussetti

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