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ABBRACCIAMOCI

Il vero equivoco sono le etichette, fatte di cognomi, nomi e titoli. Spesso dietro le corazze dei ruoli si nascondono identità smarrite. Gli individui si pongono come professori, dottori e segretari, mentre sono soltanto uomini sul palcoscenico del mondo, dove i destini si incrociano e si ribaltano. Comprensione e compassione sono necessarie per immedesimarsi nelle situazioni degli altri e guardarli con occhi diversi. Papa Francesco a Lampedusa ha parlato di “globalizzazione dell’indifferenza” e della necessità di “imparare ad abbracciare chi è nel bisogno”. Il senso della vicinanza si può esprimere in tanti modi. L’abbraccio di San Francesco al lebbroso è stato il gesto più eclatante e conforme al messaggio cristiano. Lui era un genio della fede.  Altri hanno avuto semplicemente talento. Destano simpatia i santi che hanno vissuto la notte di Dio, perché ci assomigliano. Alcuni non lo hanno rinnegato nel buio delle prove. Altri lo hanno fatto per poi riscattarsi. Basti pensare a San Pietro in quell’alba maledetta in cui ha avuto paura, ma poi ha recuperato alla grande; lui “pietra” della Chiesa di Gesù a Roma e muore martire. Alla fine vorremmo tutti incontrare uno, come San Giovanni, di quelli che, cascasse il mondo, ci sono. Torniamo a noi che dobbiamo ancora imparare ad abbracciare l’altro. La questione non è eliminare ogni problema dal mondo, ma ridare dignità a chi soffre e riscoprire il senso della vicinanza. Il samaritano di oggi è l’insospettabile che tende una mano a uno sconosciuto. Lo aiuta per sparire dai suoi occhi dopo essersi assicurato che qualcuno se ne prenda cura. La speranza ha tanti volti. Madre Teresa ha detto che in occidente abbiamo un’altra lebbra, che è la solitudine. 

Ci sono momenti bui per tutti. E’ bello non sentirsi soli. La vita non è mai infiocchettata come un pacco natalizio, ma è pur sempre un dono. Papa Francesco ha esortato più volte: “Non lasciatevi rubare la speranza”. Accendere una fiaccola è più importante che riempire un vaso.

Stefania Briccola (giornalista)

Fonte: Frate Indovino.

 

Un grazie a Nonna Grazia per averci inviato questo articolo, così bello e profondo da aprirti il cuore…

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