Il vento tagliava l’aria saettando frusciando riempiendola di eccitazione di gioia di attesa. Intrepida /correva la corsa giovani volti accecati dal desio si lasciavano condurre dalla voglia di fendere l’infinito di andare oltre la soglia dell’impossibile. Il disco solare seguiva passo passo il tremito dei cori. Tra quegli occhi ridenti visi tesi ceri tu Marco Passione antica in un giovane corpo di uomo. Destino crudele ha lambito l’ultimo tuo respiro caso fato o predestinazione ti ha portato lontano a morire entro le mura di un sogno carezzato da sempre ricorso dal grembo cullato nell’infanzia nutrito di lacrime carezzato di dolcezze. Mi emozionava la tua passione diventava parte intima di un sogno comune. Sorella morte ha visitato il tuo letto di gioia. Con sorriso amaro le hai offerto il capo con dolore le hai teso la mano. E’ luminoso il firmamento le stelle ti rendono omaggio formando piste curve rettilinei pause ripartente traguardi verso lontananze astratte. MILENA, LA MAMMA DI VITTORIA E DI CELESTE