Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

1° MAGGIO

1° maggio, festa dei lavoratori…
Avendo la mattinata libera e perciò tempo a disposizione, ho deciso di assistere ad un comizio politico – sindacale che si svolgeva non molto lontano da casa. Nonostante i nuvoloni ed il vento, la pioggia è stata risparmiata (almeno in mattinata).

Arrivato nei pressi della piazza (sede dell’evento), ho parcheggiato la mia “Ferrari”, il palco opportunamente allestito, era stato munito di tettoia, le sedie nel piazzale erano quasi tutte occupate, mi sono avvicinato agli ultimi posti liberi, quando ho notato dietro di me un signore molto anziano dallo sguardo fiero, il viso scavato dai sacrifici, la bandiera rossa con la falce e martello legata orgogliosamente al collo.

Nonostante  camminasse aiutandosi con delle stampelle, quando il vento ha sollevato il suo “mantello” rosso, ho avuto la sensazione di essere di fronte a Superman, e sono certo che quell’uomo la vita se l’è stradusata senza l’aiuto di superpoteri.


Naturalmente mi sono messo in disparte per cedergli il posto, gli mancavano pochi metri per accomodarsi, quando una ragazza sulla trentina gli ha soffiato la sedia facendo finta di non vederlo, alche ci siamo guardati scuotendo la testa.

Di primo acchito mi è venuta una tale rabbia che avrei preso una delle stampelle dell’anziano signore per darla in testa alla ragazza stronza, ma sono cose che si pensano e (per fortuna) non si fanno.

Dopo circa mezz’ora, la ruba posti è salita sul palco a fare il suo discorso (oltre che maleducata, era pure sindacalista);  “si segga lei, adesso è libera”, ho detto all’anziano, ma lui mi ha fatto un deciso cenno di no, dimostrando orgoglio,  rispetto ed educazione; quella che mancava completamente alla ragazza che in quel momento era sul palco.

Finito il suo discorso è tornata al posto, ci ha guardato ed ha rimesso il culo sulla seggiola senza nemmeno chiedere: “vuole accomodarsi lei signore?” (Voglio ricordare che l’anziano poggiava su stampelle).

Tutto il bel discorso che poco prima aveva predicato dal pulpito è stato portato via dal vento, spero che almeno sia servito ad ingrassare le nuvole (c’è tanto bisogno di acqua). 


Dopo due minuti l’anziano signore se ne è andato, stanco di sentire solo belle parole; io l’ho seguito stando qualche metro più indietro, il vento faceva ancora sventolare orgogliosamente il drappo rosso sulle sue spalle, mentre un velo pietoso si stendeva su una giovane sindacalista maleducata.
Giordano

Condividi