Witty era il soprannome, una versione di Willy e poi di Billy ma il vero nome all’anagrafe era naturalmente William: il cognome di questo temerario soldato non è dato sapersi e del resto sarebbe del tutto ininfluente ai fini di questa storia.
Basti per tutti sapere che l’appellativo Witty, in inglese, significa curioso, arguto e in effetti lui lo era davvero oltre che coraggioso. Wit si era arruolato per fuggire dal suo paese nel Maryland e voleva arrivare al fronte. Di quale guerra non è importante segnalare, essendo le guerre tutte uguali per chi se ne sta lontano in poltrona e invece un inferno per chi se ne sta nel mezzo.
E witty era uno di questi. Audace, piccolo e agile a lui era sempre affidato il compito più arduo; andare in avanscoperta per sondare il terreno a favore della sesta compagnia alla quale apparteneva; con o senza fuoco di copertura lui avanzava sul terreno per primo ed era già stato ferito più volte. Adorato dai suoi compagni non voleva rinunciare ad alcuna missione che lo aveva reso famoso nella sua compagnia e nelle trasmissioni radio militari che lo osannavano…
Ma la vera ragione che spingeva Wit verso il pericolo e la morte non era certo un’effimera notorietà. La vera ragione era che più si avvicinava e andava incontro al pericolo più si sentiva vivo; questo si racchiudeva nel suo cuore.
E paradossalmente, il fatto di sentirsi vivo solo sul punto di essere ucciso, contrariamente al coraggio estremo che rifletteva nei suoi compagni, nascondeva invece un contorto e mascherato egoismo, l’egoismo di chi è tanto e a tal punto legato e geloso della propria vita che può permettersi anche di gettarla via. Ma come per tutti, prima o poi, giunge il momento di togliere la maschera e trovarsi di fronte a se stessi….. e per Wit, ovvero William il giorno lo attendeva.