Cosenza-Un amico geniale quanto indimenticabile e caro per trascorsi che hanno lasciato, per Grazia, orme belle e gioiose come la vita ,tra l’altro, offre nel suo corso e ha donato a lui tra lavoro, famiglia e un cammino di fede.
E’ con questi sentimenti e profondo dolore che ho appreso della scomparsa di Vincenzo Carbone, un calabrese che ha onorato la Terra di Calabria con il suo impegno e la sua brillante carriera scientifica.
Docente di Fisica all’Unical , è stato un riferimento importante per la conoscenza e la ricerca a livello internazionale in merito alla comprensione dei fenomeni naturali complessi. A tal punto da avere assegnato per il 2025 uno dei premi più prestigiosi nell’ ambito della geofisica: il Lewis Fry Richardson Medal.
Carbone, originario di Paola, esempio perseguibile per le nuove generazioni, ha dimostrato, con impegno certosino, che si può fare tanto, anche “da qui’.” Basta volerlo ed implicarsi senza ma o però.
La sua storia è una traccia per tutti.
Ecco perché la Calabria perde un figlio illustre: un uomo che ha dimostrato ,con determinazione e passione ,come si può essere a servizio del bene comune da ogni ambito e luogo ciascuno operi. La sua storia, tra ricerca e conoscenza, resta un dono prezioso di Dio per le future generazioni come lo è l’uno per l’altro quotidianamente.
È quanto- per altro – ha dedicato per comprendere cosa sostanzia lo spazio e cosa suscita l’apprendimento della geofisica utilizzando quella curiosità effervescente che lo connotava e lo faceva essere particolare. La sua eredità scientifica e umana resta, così , come dono prezioso, misterioso e affascinante per i tanti e per gli amici che lo hanno avuto a fianco- anche per un attimo -in quella semplicità, discrezione ed umiltà giocose, impastate con un pizzico di rigore da studioso che lo rendevano unico come ciascuno lo è , tra carattere e temperamento, per i talenti ricevuti.
Giampiero Brunetti