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Vaccini? Sì grazie!

I numeri non mentono, basta volerli leggere: da inizio anno (quindi in 3 mesi) i casi di morbillo hanno superato quelli dell’intero 2016 (12 mesi). La stragrande maggioranza di queste persone non era vaccinata (circa il 90%). Non so quando e perché si sia deciso di mettere in discussione i vaccini, ma so che appena in Italia si è iniziato a parlare di meningite, sono iniziate le corse e le code per questo. Perché parliamo di prevenzione solo nel momento dell’emergenza? Perché c’è chi mette in discussione il parere di chi ha studiato per avere una Laurea in Medicina, ma crede a tutto ciò che trova su internet?
Internet è uno strumento grandioso, è innegabile, ma dovremmo mettere in conto che chiunque vi possa accedere e, in questo modo, possa raccontare ciò che vuole, vero oppure no. Ogni grande strumento va maneggiato con cura. Lascereste compiere a chiunque un’operazione di chirurgia? No? Perché? Forse perché ci aspettiamo che chi si occupa direttamente della nostra persona sia il più preparato e competente possibile? E allora perché credere a chiunque si scagli contro i vaccini, quando chi ha passato anni ad imparare per essere abile in materia vi dice che servono? Servono per chi non può vaccinarsi. Servono per chi è ancora troppo piccolo o troppo debole. Perché mettiamo in pericolo le persone intorno a noi? Perché siamo così sospettosi nei confronti della scienza e poi crediamo al primo ciarlatano che legge le carte e sostiene di prevedere il nostro futuro o, addirittura, i numeri del lotto? Abbiamo perso un po’ di sano buon senso per strada. C’è chi sostiene di non vaccinarsi per non arricchire le case farmaceutiche. Come se queste non guadagnassero MOLTO di più se, invece, ci si ammala. Siamo arrivati alla follia.
Paola

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