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TUMORE AL POLMONE

Come per tutti i tumori, anche il cancro ai polmoni è causato da alcune cellule che si trasformano in maligne dando il via a una reazione a catena che le porta a intaccare più tessuti fino a compromettere le vie respiratorie. Il tumore al polmone, infatti, può formare una massa all’interno dell’organo in grado di impedire la respirazione. Le cause del tumore al polmone Pur non conoscendo con esattezza il motivo che scatena la reazione delle cellule e la loro trasformazione in maligne, la scienza medica è in grado di elencare i fattori di rischio, ovvero tutti quei comportamenti sbagliati che possono renderci maggiormente vulnerabili. Anzitutto va sottolineato quanto pericoloso sia il vizio del fumo: sigarette, sigari e pipa, è ormai accertato, provocano il tumore tanto che i fumatori sono 25 volte più a rischio dei non fumatori. Anche il fumo passivo può avvicinare la malattia anche se, va detto, a tal proposito non tutti gli studiosi sembrano essere concordi. Certo è che il fumo passivo, soprattutto se inalato da bambini o donne in gravidanza, è comunque pericoloso e può danneggiare le vie respiratorie. Oltre al fumo, attivo e passivo, vi sono in natura alcuni materiali o gas che aumentano il rischio tumore al polmone: si tratta, in particolare, dell’asbesto, presente in molte officine, e del radon, gas al quale sono particolarmente esposti i minatori. Il fatto che il tumore al polmone sia una delle principali malattie del mondo occidentale implica una connessione tra l’insorgere di questa malattia e l’inquinamento dell’ambiente nonostante gli studi non abbiano ancora avuto esiti chiari e definiti. Infine, alcune malattie che colpiscono i polmoni, tubercolosi su tutte, sembrano aumentare le probabilità di uno sviluppo del cancro. Forme di tumore al polmone Come per gli altri tumori è possibile distinguere tra le forme a piccole cellule e non. La differenza è sostanziale e le cure con cui si affrontano sono diverse. – Carcinoma a piccole cellule o “a chicco d’avena”: è il meno diffuso ed è potenzialmente il più pericoloso. Questo tipo di malattia, infatti, si diffonde con molta velocità estendendo la patologia anche ad altre parti dell’organismo. – Carcinoma non a piccole cellule: all’interno di questa categoria si trovano i tre tipi di tumori al polmone maggiormente comuni, a cellule squamose, adenocarcinoma e a grandi cellule. Queste forme di cancro crescono meno rapidamente e sono le più diffuse. Sintomi del tumore al polmone Una delle cause per cui il tumore al polmone ha un elevato tasso di mortalità è la diagnosi in ritardo. Meno della metà dei casi, infatti, viene trovata e curata in tempo. Per questo è importante non sottovalutare ogni piccolo sintomo con cui il nostro organismo reagisce avvisandoci che qualcosa non funziona a dovere: tosse cronica sempre più forte, respiro corto, bronchiti e polmoniti, dolore al torace costante, stanchezza e perdita di appetito. Prevenzione e controllo Smettere di fumare è il primo fondamentale passo per cercare di evitare questa malattia. Anche uno stile di vita adeguato, però, può contribuire ad allontanare il tumore ai polmoni. Una dieta corretta, infatti, non inquina il nostro organismo. È davvero importante, poi, sottoporsi con costanza a esami clinici e controlli. Troppo spesso, infatti, la diagnosi è tardiva e ciò può compromettere la buona riuscita delle terapie. Le cure Non è facile curare il tumore al polmone. Tuttavia, se presa in tempo, anche questa forma tumorale può essere sconfitta. Con o senza sintomi, quindi, è importante effettuare periodici controlli. Nel caso in cui venga diagnosticato il tumore ai polmoni, si deve distinguere immediatamente tra le due forme sopra elencate. Questo perché solo il tumore a piccole cellule, quello meno diffuso e più rapido, è sensibile alla chemioterapia, fondamentale al fine di evitare che la massa tumorale si propaghi in tutto l’organismo. Per curare l’altra forma, invece, si procede, se il tumore viene definito trattabile, a intervento chirurgico seguito, spesso, da chemioterapia o radioterapia. È importante sottolineare come un paziente non sconfigga mai del tutto il tumore: chi ne ha sofferto in passato, infatti, ha molte probabilità si subire una ricaduta. Per questo i controlli non devono mai mancare, soprattutto dopo la terapia.

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