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Tredicesima Margheritina

Tredicesima margheritina. In un altro passo del Vangelo dice: “Ma se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, a maggior ragione il Padre vostro dei cieli che è buono vi darà cose buone”. C’è scritto da 2000 anni ancora a predicare che Dio manda la sofferenza all’uomo. Perché pensiamo questo di Dio? Un bambino di 2 anni guarda il suo papà e lo vede come un grande mago che sa fare tutto, però poi il bambino cresce impara che suo papà non è il grande mago, è un uomo come tutti altri con i suoi difetti. Il bambino crescendo aggiusta l’immagine di suo padre sulla realtà. Chissà perché con Dio non l’aggiustiamo mai? La nostra fede si blocca a 2 anni di età, Dio è il grande papà mago, perché fa morire i bambini di fame, perché permette le guerre? Che cosa centra Dio? Dio non centra, Dio è stato un bravo papà. Se volete essere dei bravi genitori dite a vostro figlio con molto affetto, ma con molta decisione “arrangiati”, essere molto severi con i figli. E Dio ha fatto questo con noi, ci ha affidato l’universo e ci ha detto arrangiatevi, si è fidato un po’ troppo però lui si è fidato. E poi Dio nel momento in cui ci ha dato la libertà ha diminuito il suo potere per darlo a noi, ed è questo che fa il bravo genitore. Man mano il figlio cresce il genitore si mette in disparte e lascia il potere al figlio. Dio ha fatto questo con noi. “Per ogni giorno basta la sua pena”. Vuol dire che nell’aprire gli occhi al mattino ne abbiamo già una bella e pronta di pena. E Gesù che è un bravo psicologo dice: “Accontentati di quello lì che di solito è sopportabile”. Il bravo cristiano si riconosce da questo, perché è una persona serena, contenta, che canta spesso. Fa andare bene le cose della vita, che cerca di ammalarsi. Nel Vangelo c’è troppo ossigeno, il vangelo è troppo bello. Il vangelo parla sempre di gioia e non si ferma, voglio che la vostra gioia sia piena, sia perfetta. La mia spiegazione è psicologica, non esclude altre spiegazioni morale, religiosa ecc. Quando leggiamo che Adamo ed Eva nel Paradiso, non significa che Adamo ed Eva erano in un bel giardinetto, con i fiorellini, i praticelli, gli alberi tutti sempre a disposizione, anche questo perché la natura è un giardino. Ma significa un’altra cosa. Quando noi siamo molto felici si usa a volte questa espressione: “Sono in Paradiso” allora leggere che Adamo era in Paradiso significa leggere che Adamo era molto felice. “Adamo passeggiava e chiacchierava con Dio”, Dio scendeva tutte le sere a parlare con Adamo. Adamo era a contatto con Dio e con le qualità di Dio. L’uomo, cioè l’umanità, ha rifiutato la sapienza di Dio, infatti era “l’albero della conoscenza del bene e del male”. Della saggezza. Il saggio chi è? Chi è che distingue chiaramente il bene dal male. Tutti i re dell’umanità li facciamo derivare dal peccato originale, ma in realtà tutti i guai dell’umanità da che cosa derivano? Dalla mancanza di saggezza, dall’ignoranza, che è figlia della stupidità. La sapienza di Dio che cosa aveva stabilito? Creiamo un uomo a nostra immagine e a noi spetta di diventare più simili a Dio, che l’uomo e donna l’ha creato . Dio crea la coppia, e dovunque nel mondo c’è una coppia che si ama, è l’immagine di Dio che va in giro per il mondo. Dove c’è un po’ di amore c’è sempre Dio. Dio fa a tutte le coppie che si sposano un regalo bellissimo, perché la coppia possa restare per tutta la vita felice nel Paradiso terrestre. Qual è questo regalo? La sessualità. Questa cosa bellissima che Dio ci aveva dato per renderci felice, l’abbiamo ridotta a che cosa? La mela e il serpente sono il simbolo sessuale, l’abbiamo ridotta a consumo … infatti poi si coprono il triangolino con la foglia di fico. Abbiamo ridotto la sessualità a triangolino, che mi conferma il vangelo. Gesù nel vangelo l’unica volta che lo prendono per il collo a parlare di sesso e di matrimonio, che cosa dice? Voi qui siete presi dai vostri casini, “ma all’inizio non era così”. All’inizio con la sessualità era un Paradiso. Il Vangelo dice: “la Verità vi renderà liberi” io sono la Verità”. La psicologia di adesso, “la consapevolezza” ci rende liberi. Vedete che Vangelo e psicologia si uniscono anche qui. Per concludere il mio augurio e che facciate dei buoni “scambiotti”. Che cos’è lo scambiotto? Lo scambiotto è il nostro innamoramento. Augurarvi di fare dei buoni “scambiotti” vuol dire augurarvi di rinnovarvi sempre. Da domani mattina fin che campo sarete sempre nelle mie preghiere, perché io prego tutte le mattine per mettere in conto nel mio lavoro, nelle mie conferenze, e soprattutto per le coppie. E pregate, pregate, pregate, pregate moltissimo, la preghiera ha un potere enorme anche nel nostro matrimonio. Ma stiamo attenti a come preghiamo, perché noi abbiamo sempre chiesto dammi la caramellina, dammi questo, ma che cosa ne sappiamo se quello che chiediamo va bene alle nostre idee, a volte la cosa che ci va storta è nascosta da una grande grazia. Non è Dio che la fa andare storta. Nella realtà a volte le cose che ci vanno male sono delle grandi grazie, lo vediamo a distanza di tanti anni. Quindi stiamo attenti: non chiediamo a Dio niente di specifico, la preghiera più bella dovrebbe essere questa. Siccome Signore vedi più chiaramente di noi, “aiutaci a far andare le cose per il nostro bene, tu sai qual è”. Chiedete solo per il vostro bene. E quindi anche se non pregate tanto insieme nella vita di coppia, basta che alla sera prima di addormentarvi diciate: “Signore, aiutaci a far andare le cose per il nostro bene” Amen. L’innamoramento e l’amore sono la stessa cosa. L’innamoramento si nutre di amore. L’amore si nutre di innamoramento. Qualcuno dice: “ma l’innamoramento che cos’è? Ci si innamora e dopo passa all’amore”. E’ un modo diverso di dire le cose. Certamente la coppia innamorata rimane innamorata per sempre, se non è più innamorato è perché non lo è mai stata. Abbiamo confuso un grandissimo bene, ma non era l’innamoramento. La differenza tra una grande bene e l’innamoramento è la passionalità. L’esempio di quella coppia che avevo seguito da fidanzati, e avevo detto “vi volete un gran bene, ma manca la passionalità”. Dopo otto mesi di matrimonio sono ritornati in consultorio, lui si è appassionato di un’altra. L’innamoramento si distingue dal grande affetto, dalla passionalità, e dall’erotismo. Tre fondamentali pietre sulle qualli contare per vivere una vita felice. Fine Tratto dal Libro di Belotti con commento di Gianluca Boffetti Belotti

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