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TRADIZIONI A NATALE E CAPODANNO

Di antiche tradizioni, per Natale e Capodanno, ne conosciamo tutti: alcune sono un po’ superate e, pur ricordandole, non le mettiamo più in pratica. Altre invece hanno resistito nel tempo e, seppur sappiamo bene che sono aspettative aleatorie, simpaticamente le ripetiamo ogni anno, augurandoci che almeno una minima parte, chissà, si avveri. Questo perché forse in fondo in fondo rimaniamo sempre un po’ bambini, continuando a sognare e mantenendo in un angolo del nostro cuore quel pizzico di fantasia e speranza, con cui esprimere piccoli desideri per noi e per i nostri cari.

Innocenti scaramanzie, simili a quelle dell’oroscopo, a cui molti affermano di non credere, ma che seguono regolarmente per curiosità, o come pretesto per giustificare stati d’animo e situazioni che accadono, sia positive che negative, durante la giornata. Sta finendo il secondo anno difficile, (si spera sia l’ultimo) perciò è ancora più sentito il bisogno di chiedere per il nuovo anno la salute e…la normalità.

Mai avremmo pensato di bramare così tanto quella normalità a volte monotona, ma è il miglior desiderio che si possa chiedere al 2022! Abbiamo voglia di riprendere i contatti umani in libertà, senza la tremenda definizione “distanziamento sociale”; poter salutare calorosamente non solo guardandoci negli occhi, che sono sì molto espressivi, ma se accompagnati da un sorriso e una stretta di mano o un abbraccio sono il modo più affettuoso per esprimere i nostri sentimenti. Gesti scaramantici dunque che, pur con la consapevolezza che altri sono i rimedi per circostanze gravi come la pandemia, inviteranno molti ad affidarsi un po’ anche alla fortuna, che non guasta mai.

La magia di dicembre inizia il 13, per la gioia dei bambini ai quali Santa Lucia porta giocattoli e dolcetti, nella notte più lunga dell’anno. Natale, per i credenti, è la Festa per eccellenza, nascita di quel Bambino che darà poi la sua vita per gli uomini; per tutti è comunque una felice ricorrenza in cui ritrovarsi in famiglia in un’atmosfera calorosa, tra sfiziosi menù e scambio di regali.

Arriva in un battibaleno anche Capodanno, ricco di metafore: le lenticchie sono simbolo di soldi; la carne suina è di buon auspicio perché il maiale annusa camminando in avanti, mentre i gamberi si sa vanno all’indietro e i volatili potrebbero far volare via la fortuna; il melograno rappresenta fedeltà coniugale e fecondità; l’uva portafortuna e prosperità; il bacio sotto il vischio suggella un amore per tutto l’anno e secondo credenze celtiche allontana sventure e malattie; vestire intimo rosso in antichità significava scacciare gli spiriti malvagi e rappresentava energia, passione, forza, successo; gettare cose vecchie è segno di cambiamento; fuochi d’artificio e botti sono simboli di gioia e di festa, ma in passato si credeva anche che il loro rumore scacciasse gli spiriti cattivi; la 1° persona che entra in casa il 1 gennaio dev’essere un uomo per augurare un anno positivo. Anni fa infatti si mandavano i piccoli maschi di casa a fare gli auguri di buon anno ai vicini, che per ringraziamento davano loro una mancetta. Piccoli gesti innocui, che se non funzionano, perlomeno mantengono e tramandano tradizioni della nostra cultura!
Olfi Ornella

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