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Svegliatevi Poeti

Fra le parole più belle che ho sentito pronunciare nei miei confronti ricordo quelle di un Uomo che mi disse che sono un tutt’uno con quanto mi circonda. Credo che ciò sia uno dei grandi segreti della vita; riuscire a dare il giusto valore ad ogni essere, ad ogni albero, ad ogni foglia, ad ogni nuvola, ad ogni brezza, ad ogni attimo, ad ogni passo, ad ogni persona che incontriamo, ad ogni stella, ad ogni più piccolo fiore che, come noi, sono piccola cosa ma che comunque é parte del meraviglioso Creato. Dio ci ha regalato tante bellissime creature che condividono il nostro percorso.  Ci ha fatto inoltre dono di una vista capace di essere legata al cuore ed,  in più, di preziose persone con le quali ogni più semplice cosa sa diventare miracolo. E’ così che allora semplicemente pensare ad un asinello che saltella e sbatte lunghissime orecchie può aiutarci in ogni momento, poichè ci regala la gioia di un sorriso che parte dal cuore; e il condividere, inoltre, una tale cosa, con un’altra persona ha la capacità di centuplicarne l’effetto. Ecco che nasce un forte desiderio; quello di riuscire a trasmettere questo piccolo grande segreto. Desiderio che si fa quasi preghiera; Che, a tutti, ogni nuovo mattino possa regalare la semplicità di una vista legata al cuore, capace di meravigliarsi per ogni più piccola cosa; E che tutto quanto ci circonda non possa mai riuscire a muovere le acque della pace del cuore. Molti altri doni particolari abbiamo ricevuto inoltre sulla nostra persona; C’è chi sa dipingere, chi sa cantare, chi sa comporre musiche meravigliose, chi sa fare le cose più stranissime di questo mondo, chi sa recitare, chi sa attraversare terre, cieli o acque in modo incredibile  e poi… ci sono gli scrittori e ci sono i Poeti … Beh, credo che ai poeti si possa sempre affidare l’anima. Io adoro i Poeti, più di tutti… Sono esseri strani, tanto particolari.. Hanno il compito e la sete di trasferire messaggi importanti… Non cercano fama o successo, hanno bisogni di dire! Ed ecco, così, il motivo di tutto questo pensare:  il testo della canzone che mi ritrovo a canticchiare nella mente dall’alba di stamattina…
Svegliatevi poeti, spegnete la tivvù
vi hanno abbastanza offesi
nessuno qui vi crede più
se tutta quella splendida sincerità, sfuma…
e se poi l’ironia con la volgarità, non fa rima
voi non tacete non vi rassegnate
non v’inchinate mai, non vi vendete
se resterete vivi, solo non sarò: io no!
il tempo si è concesso
all’ultimo fast-food in nome del progresso
coca-cola, un dio sei tu
eccovi qui, anche voi in orario
eccovi qui, mezze verità
eccovi qui, scoloriti e stanchi,
assenti più che mai
voi prìncipi voi eroi voi santi!
sei già vita pianificata
omologata e sterile perciò
trasgenica mania clonare una poesia
per non doverla scrivere mai più!
e tu, respiri a stento
quel sentimento lo hai respinto ormai
per essere il bancario che ora sei
perché poi cancellasti quel tramonto
la voglia di un bicchiere in compagnia
perché sei sempre il solito scontento: perché!
io giurerei che c’eri, forse mi sbaglierò
l’odore dei poeti non credo che lo scorderò
eccoti qui,  scalzo e spettinato,
modi da re, grande umanità
eccoti qui, che schiaffeggi il mondo
perché sei ancora tu,
soltanto e solo tu: il verbo!
Sei già, perfezione assoluta
perché poni l’accento dove vuoi
nell’universo sei, spettatore attento tu
perché il pensiero non si perda più…
così, quando incontri i poeti
confidagli le pene e i mali tuoi
tu puoi affidargli l’anima lo sai
per tramandare ai figli dei tuoi figli
l’essenza della tua esistenza e poi
perché un altro poeta si risvegli: e ti svegli 
Gabry

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