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STRAORDINARIE MAMME

Vicino alla nostra stalla, c’è una fossa (bacino), per la raccolta delle acque, di grosse dimensioni. La usiamo nel periodo estivo per l’irrigazione dei campi, essendo attorniata da alti alberi, è diventata l’habitat naturale per molte specie animali. Le sue acque sono popolate da moltissime rane che attirano diversi tipi di aironi, anatre, gabbiani. Da almeno un decennio, due grosse tartarughe vi hanno preso dimora (probabilmente dello stesso sesso, non si sono mai moltiplicate); ogni tanto mi apposto dietro un albero per osservarle mentre prendono il sole su una piccola spiaggetta sulla sinistra della fossa. Così ho fatto anche l’anno scorso, ero appoggiato ad una pianta, mi sono sposto cercando con lo sguardo le tartarughe, quando all’improvviso mi è comparsa dinnanzi una gallinella d’acqua, faceva una sacco di versi, si menava e dimenava, sembrava gravemente ferita; guardando lungo la riva, ho scorto il suo nido, si vedeva spuntare la testolina dei suoi due piccoli, allora ho capito che lei, la mamma, stava facendo tutta una messa in scena per portarmi via dalla sua nidiata. Avreste dovuto vederla, trascinava un’ala per terra fingendola rotta, zoppicava, continuava su e giù, faceva di tutto per farsi inseguire, mi è venuta addirittura attaccata ai piedi; allora ho finto di abboccare, piano piano l’ho seguita, quando siamo stati ad una distanza che lei ha reputato sufficiente per la salvezza dei suoi piccoli, ha preso il volo. Sono rimasto sbalordito dallo straordinario ingegno ed allo stesso tempo, coraggio che quella piccola mamma aveva messo in campo. D’altronde le mamme, di qualsiasi specie esse siano, sono esseri superiori che si pongono al di sopra di qualsiasi possibile definizione; volano in un cielo troppo alto.


Giordano

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