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STRANIERI, BARRIERE ED IL SENSO DI INUTILITÀ

E’ un argomento attuale o banale? Non lo so. So soltanto che, quando una cosa ti riguarda personalmente la prospettiva cambia.
Così come cambia la misura con la quale si valutano le persone, in modo parziale e soggettivo. Si proclamano diritti uguali per tutti. Viene bandita ogni forma di discriminazione. Ma solo formalmente. Realmente le cose stanno diversamente. Arrivi a un certo punto, quando l’età anagrafica e la provenienza etnica diventano barriere. Insormontabili. Inutile illudersi.
E’ come lottare contro mulini a vento.
Puoi avere anche 10 lauree con 110 e Lode, intanto non puoi cambiare la situazione.
I volti delle persone diventano maschere, di cortesia, di ipocrisia. Non ti diranno mai che non hai nessuna opportunità. No, usano le parole come questi insetticidi, che non uccidono gli insetti, ma li fanno allontanare. Ti “spruzzano” addosso tutte queste frasi “pietose”, per farti passare la voglia di tornare nello stesso posto con la stessa richiesta una seconda volta.
E questo perchè la giustizia proclamata è solo paravento per l’ingiustuizia regnante e l’equità è calpestata e disprezzata come ospite indesiderata. Tutto questo ti fa sentire inutile, come un foglio secco.
E quanto ti senti inutile
non ti poni domande
lasci che il tempo ti scorre intorno
e fissi le orme dello spazio contorto.
Migliaia raggi appuntiti,
accecano l’occhio dal sole
migliaia speranze smarrite
nascondono il volto dell’orrore.
Ma se è Dio a darti la vita
ed è un dono impensabilmente immenso
e se sei prezioso come goccia di rugiada,
o come goccia di sangue appenza versato
perchè non c’è posto per te nell’Universo?
Dara Naumova

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