Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

Sprechi alimentari

Il mese scorso si è celebrata la giornata contro lo spreco alimentare. I dati riportati sono spiazzanti: 76 kg ogni anno per persona di scarto alimentare! Inoltre ci sono milioni di tonnellate di prodotti agricoli non raccolti o perchè non perfetti per le industrie o perchè troppo alti i costi di raccolto e trasporto. Come si fa a buttare il cibo? Mi hanno insegnato in maniera talmente naturale a non sprecare, a riciclare avanzi, tanto che per me è inconcepibile buttare in pattumiera del cibo, tranne casi eccezionali. Al giorno d’oggi, poi, che in ogni casa c’è un freezer, è ovvio e comodo congelare piuttosto che continuare a mangiare avanzi per giorni, soprattutto quando ci sono stati ospiti, occasioni in cui si cucinano sempre quantità abbondanti, ma appunto riponendo porzioni singole si può riutilizzare tutto nel tempo.
È anche un modo, per chi lavora, di trovarsi piatti già pronti  durante la settimana! Oppure ci si può sbizzarrire  facendo polpette, sughi, pasticci sia di carne che di verdure….basta un minimo impegno e, oltre a non sprecare, si ottengono piatti gustosi! Anche per il pane raffermo, gli utilizzi sono tanti, oltre naturalmente alla congelazione: dal pane grattuggiato per cotolette e ripieni, agli gnocchi, a bruschette tostate…ma anche per il “vecchio e buonissimo” pane biscottato da mettere nel latte per colazione.
Alcuni sembrano forse consigli scontati, altri ormai superati, ma con i prezzi odierni è davvero ora di reimparare a risparmiare partendo proprio dal riciclo. Sarebbe un bell’esempio anche per i nostri bambini, abituati a mangiare senza valutarne l’importanza e i costi, a non finire magari ciò che hanno nel piatto, a fare capricci esagerati… mentre per noi era una regola ferrea mangiare di tutto, mettere poco cibo nel piatto e mangiarlo tutto, anzi, pulirlo per bene con il pane! Sono piccole cose, ma danno il senso del giusto modo di risparmiare e del rispetto per chi non ha neppure il minimo per sopravvivere.
Ornella olfi

Condividi