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“SPALLE AL MURO” – Renato Zero

Spalle al muro è il brano musicale con il quale Renato Zero ha partecipato al Festival di Sanremo 1991, classificandosi al secondo posto. La canzone, inserita nell’album dal vivo Prometeo e stampata su vinile anche come singolo promozionale insieme al brano L’equilibrista, è stata scritta interamente da Mariella Nava, grande amica del cantante romano. Il loro legame diverrà molto importante cosicché, Zero, richiederà la presenza della cantautrice come apri-concerto.

Il brano negli anni successivi non è mai più stato proposto in pubblico e le ragioni resteranno un mistero.
Il testo descrive il lento declino dell’età ed in particolar modo la critica che la gioventù “moderna” fa all’anzianità
.

La parola più presente nel brano infatti è “vecchio”, quasi a sottolineare la poca considerazione che si ha della persona non più giovane. Il brano, durante la kermesse sanremese riceve un’ovazione dal pubblico mai accaduta in un Festival di Sanremo.

Spalle al muro
Quando gli anni son fucili contro
Qualche piega sulla pelle tua
I pensieri tolgono il posto alle parole
Sguardi bassi alla paura di ritrovarsi soli
E la curva dei tuoi giorni non è più in salita
Scendi piano, dai ricordi in giù
Lasceranno che i tuoi passi sembrino più lenti
Disperatamente al margine di tutte le correnti
Vecchio. Diranno che sei vecchio
Con tutta quella forza che c’è in te
Vecchio. Quando non è finita, hai ancora tanta vita
E l’anima la grida e tu lo sai che c’è
Ma sei vecchio. Ti chiameranno vecchio
E tutta la tua rabbia viene su
Vecchio, sì. Con quello che hai da dire
Ma vali quattro lire, dovresti già morire
Tempo non c’è ne più. Non te ne danno più
E ogni male fa più male. Tu risparmia il fiato
Prendi presto tutto quel che puoi
E faranno in modo che il tuo viso sembri stanco
Inesorabilmente più appannato per ogni pelo bianco. Vecchio. Vecchio. Vecchio
Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore
Anche se hai tanto amore da dare a chi vuoi tu
Ma sei vecchio. Ti insulteranno, vecchio
Con tutto quella smania che sai tu
Vecchio, sì. E sei tagliato fuori
Quelle tue convinzioni, le nuove son migliori
Le tue non vanno più. Ragione non hai più
Vecchio, sì. Con tanto che faresti.
Adesso che potresti non cedi perché esisti
Perché respiri tu

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