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SIMONA, LA PREVENZIONE E LA FOTOGRAFIA: “RACCONTO LA BELLEZZA DI NOI DONNE”

La fotografia come strumento per lanciare un messaggio positivo, per sensibilizzare sul tema della prevenzione e per dimostrare che si può essere belle, e femminili, indipendentemente dall’età anagrafica.
Simona ha 47 anni, arriva dalla Provincia di Latina, nella vita lavora nel campo della farmaceutica e da qualche tempo, un paio di anni, si diverte nel mondo della fotografia. Nella vita ha scelto di essere una donna libera, di vivere le esperienze che la rendono felice, di mettersi in gioco dove mai, forse, avrebbe immaginato di farlo. Ma è anche una donna che ha dovuto lottare – e duramente – contro uno di quei mali che mettono a dura prova la testa, prima ancora che il fisico.
Oggi che ne è uscita vincitrice, Simona vuole essere un esempio.
La sua immagine, elegante e raffinata, con un pizzico di delicata malizia, è un modo per sensibilizzare sulla prevenzione sul tumore al seno, ma è anche un mezzo per mettersi in discussione e per aprire nuove strade. La sensazione è che, ben presto, per lei potranno aprirsi nuove porte e nuovi portoni.

“La mia esperienza in campo fotografico è iniziata dopo aver partecipato a un progetto della Komen Italia, associazione impegnata nella prevenzione – racconta Simona – ho posato per il mese di ottobre, il mese dedicato alla prevenzione dal tumore al seno, ed ho scattato in rosa perché è il colore tematico della campagna dedicata”.
Le sue immagini hanno fatto il giro del web, hanno generato una social-visibility che le ha permesso di vivere nuove esperienze. A questo si è aggiunto “la mia espressività e la mia fotogenia”, punti forti che l’hanno resa ancora più ricercata…

Che ruolo ha avuto, per te, la fotografia?
Attraverso la fotografia ho scoperto tante sfaccettature di questo mondo e anche di me stessa, da lì è nata la passione che mi ha portata a vivere un percorso importante. A seguito della pubblicazione delle prime immagini correlate al tema della prevenzione, sono nati ulteriori progetti con fotografi del Lazio e non solo. Ognuno di loro mi ha aiutata a crescere, l’esperienza sul set mi ha portato a migliorare me stessa e sono nate decine di collaborazioni, alcuni shooting all’estero e la mia immagine è finita su magazine stranieri.

Ma non solo…
Sono in attesa di realizzare due calendari per il prossimo anno che mi vedranno protagonista nelle mie vesti di donna e… ho da poco pubblicizzato un brand di beachwear, Serena Esse, e una boutique di Aprilia. Ma ho anche prestato la mia immagine di fotomodella in un progetto di intelligenza artificiale: insomma, non mi fermo mai e… non voglio fermarmi!

Al centro del tuo percorso c’è un messaggio forte, quello dell’importanza della prevenzione.
Proprio così: la prevenzione è alla base della salute femminile, è importante sensibilizzare le donne a porre attenzione ad ogni aspetto. Ho vissuto su me stessa la difficoltà della battaglia contro un male difficile da estirpare, ma anche nei momenti più duri non ho mai mollato, ho sempre tenuto duro, ho mantenuto il sorriso, la cura di me stessa, l’attenzione all’alimentazione e allo sport.
Per questo ho deciso di mettermi in gioco per mostrarmi come simbolo di forza e di speranza verso tutte le donne che sono impegnate nella mia stessa battaglia. Per me, naturalmente, è un orgoglio far parte di Komen Italia, un’organizzazione basata sul volontariato, in prima linea nella lotta ai tumori del seno, su tutto il territorio nazionale, premiata il 12 agosto 2009 alla Casa Bianca con la “Medal of Freedom”, la più alta onorificenza civile americana.

In campo fotografico hai scelto di metterti in gioco a 360 gradi.
Poso dallo street al glamour, dal fashion all’intimo: esprimo la mia femminilità con quello che mi fa stare bene. D’altronde, la donna è sensualità, la femminilità è innata, o ce l’hai o non ce l’hai: e io sento di averla… Certo, la sensualità si può esprimere con una posa, uno sguardo, un accessorio, un accappatoio. La volgarità è qualcosa che non si può guardare, mentre la bellezza si guarda, si ammira, si rispetta, si esalta. Ecco perché anche per fare la fotomodella bisogna essere in qualche modo portati: serve sicurezza in se stessi e essere sicuri di piacere. Al contrario, l’insicurezza non porta alla sensualità.

Che donna sei nel quotidiano?
Nel quotidiano sono una donna sprint, mamma e lavoratrice, a cui piace vestire in modo semplice, casual, sportivo. Con la fotografia esprimo ciò che non posso esprimere nella mia quotidianità e anche questo mi fa stare bene, anche osando un pizzico. Ecco perché mi piace indossare sneakers e costume, jeans e top, capi intimi e accessori che esaltino il mio essere, e sentirmi, donna.

Anche sui social il tuo personaggio sta andando alla grande.
Ho un rapporto positivo con i social, li utilizzo per mostrare semplicemente me stessa e per veicolare messaggi positivi. Ma anche in questo campo ho tutta l’intenzione di crescere e di ampliare le mie collaborazioni. Come detto, ho in progetto due calendari, ma punto anche a fidelizzare qualche brand a cui possa prestare la mia immagine.
E poi… il mio sogno sarebbe quello di sfilare in costume o in intimo e sprigionare tutta la mia femminilità: nella botte piccola c’è il vino buono, io sono alta 165 centimetri ma non ho paura di ambire a traguardi sempre più alti! Ecco perché non mi pongo limiti e mi piacerebbe anche ambire allo spettacolo e alla tv: nulla è detto nella vita…

CONTATTI SOCIAL
https://www.instagram.com/simo_t_77

CREDITS FOTOGRAFICI
@giuppy.doc
@brunoangeloporcellana

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