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SE L’ONU FOSSE DAVVERO UN ORGANISMO SERIO…

“Mentre in Italia c’è chi muore perché non regge la vergogna (se vergogna si può chiamare) di non avere più un lavoro…. in Africa c’è chi muore per scappare da una povertà voluta dalle multinazionali… Se non avessimo politici miopi e corrotti ci sarebbe modo per aiutarsi e dare futuro certo e prospero (soprattutto di esempi sani e positivi) alle nuove generazioni… E invece eccoci qui a piangere sul latte versato, a prevedere le catastrofi come si trattasse di un film che vediamo sul grande schermo… E invece sono persone reali, in carne ed ossa che perdono la vita… Non sono attori che, finite le riprese del film drammatico, tornano a casa… No…  Loro non tornano a casa, o per lo meno non sulle loro gambe… Perché anziché investire negli F35 e missioni di pace fittizie, che di pacifico non hanno nulla, non usiamo quelle risorse per creare una fitta rete di cooperazione con le nostre ex colonie che gravano in uno stato davvero drammatico? Portare realmente la pace in Somalia e in Eritrea, creare agricoltura con sistemi di irrigazione adatti, investire con pannelli solari e fotovoltaici e creare mete turistiche per conservare il territorio e dare lavoro e dignità a uomini e donne che possano vivere, crescere e invecchiare nei loro paesi senza dover rischiare la vita alimentando la mafia dei traghettatori assassini… Noi Italiani siamo un popolo migrante ma anche ospitale e solidale… Abbiamo la creatività nel sangue e potremmo davvero aiutare queste persone a diventare cittadini delle loro patrie con diritti e doveri, con la garanzia per i loro figli. A che serve questo continuo investire in spese di assistenzialismo becero e deleterio? Come continuare a rifare il tetto di una casa che sistematicamente va a fuoco perché non si isola la canna fumaria… Insomma… 

Che senso ha? Se l’ONU fosse davvero un organismo serio…  Se avessimo ministri capaci da anni sarebbe risolto il problema tramite la vera cooperazione, quella che fa crescere, che promuove scambio culturale e artigianale… Non l’assistenzialismo fine a se stesso”

Mika Mains

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