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Sanremo 2015: l’emozione di viverlo…

Il festival di Sanremo è l’evento italiano più amato e odiato da gran parte degli italiani. Tutti lo criticano, ma è difficile farne a meno soprattuto per chi, come me, non è più giovanissimo e con le canzoni del festival c’è cresciuto. Perché ammettiamolo chi era ragazzino negli anni ’80 aspettava con ansia due grandi eventi musicali: il Festival di Sanremo , Kermesse tutta italiana, e il festivalbar , uno show musicale internazionale.
L’evento musicale di quest’anno condotto da Carlo Conti è stato, secondo il mio modesto parere, un successo strepitoso sotto ogni punto di vista. Le canzoni, per la gran parte belle, emozionanti e profonde sono state il cuore della kermesse… Essendo un eterno romantico mi hanno affascinato molto i testi e soprattutto ciò che hanno saputo trasmettere ai nostri cuori sempre più abituati all’aridità dei sentimenti che alle emozioni vere. Quindi per questo numero vi propongo alcuni stralci per poter riflettere sul loro significato perchè le canzoni, sono convinto, non si devono sentire ma ascoltare!
L’amore “Straordinario” di Chiara mi ha colpito particolarmente… “Quegli occhi che ci guardano / Io ti rispondo sono stelle. / Ma tu non ci credi neanche un po’ / Allora saliremo sopra il cielo. / A piedi nudi mano nella mano /Andiamo dritti fino al paradiso / E un po’ più su / Dove tutto intorno esplode l’universo / E io che vedo solo il tuo sorriso / Che fa sembrare tutto straordinario / Come te”
Il volo “Tu sei il mio unico grande amore / Passeranno primavere, giorni freddi e stupidi da ricordare / Maledette notti perse a non dormire altre a far l’amore…
Annalisa: Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo / Da dividere con me/ E in un istante io ti regalo il mondo / Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore /Solo se mi baci te / E non sentire bisogno più di niente.
L’amore cantato da Nek è un amore che invita le persone a trovare coraggio, perché? “Abbiamo gambe / Per fare passi / Trovarci persi / Avvicinarci e poi / Abbiamo bocche / Per dare baci / O meglio dire / Per assaggiarci / Se un pianto ci fa nascere / Un senso a tutti il male forse c’è / Io sono pronto a vivere / Ti guardo e so perché / Siamo fatti per amare / Nonostante noi / Siamo due braccia / Con un cuore / Solo questo avrai da me/
Che giorno è di Masini pone domande precise all’interno di una relazione che vive un momento di dubbi e paure, come in tutte le relazioni che durano da tempo. Che giorno è / Ti stai annoiando di te / Che parli cinicamente / Niente vale niente / Ti vedo ma sei assente… Poi l’invito a rivivere… E no così non va / Non stiamo mica giocando / Con questa eternità… l’eternità / Vivere cadere vivere e rialzarsi vivere / Ricominciare / Come la prima volta /Dimmi che adesso t’importa / E smettila di smettere / Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere e Riconquistarsi / Come l’ultima volta…
Irene Grandi: un vento senza nome racconta di un addio Non sei più tornata / Sei stata di parola / Non ti sei voltata / Con il vento sei andata/ Via da te / Via da qui / Via dalla notte infinita Ed una mattina sei uscita / Non sei più tornata / Sei stata di parola / Non ti sei fermata.
Malika Ayne, terza classificata canta “Adesso è qui, nostalgico presente” / Conoscersi / Lasciarsi le mani / Non è quello che ci spetta / Né buone idee / Né baci per strada / Adesso e qui / Nostalgico presente / pensare al qui ed ora, viverlo pienamente, innamorarsene e non fuggirne, nemmeno domani…
I Dear Jack con “Il mondo esplode tranne noi”
Fermi i secondi guardandomi / Niente è per sempre / Il mondo esplode tranne noi / Che abbiamo fretta / Di perderci cercando / Il senso dentro questo viaggio.
Gianluca Grignani con un testo socialmente impegnato.  Ma io se solo io fossi Dio / Avrei un sentimento anche io come gli altri / Uomini o santi ingannati dai troppi sogni infranti / Sto qui anche se non mi senti / Sto qui sai / Sto qui in mezzo a quella gente /  Che non molla mai sto qui, sto qui, sto qui… sai
La bistrattata Anna Tatangelo con “Unica” Sentirsi come un fiore / Incapace di appassire / Solo se mi guardi tu / E guardare le paure / Bruciare dentro il sole / Sentire che con te / Sono libera.
Io sono una finestra – scritta da Grazia Di Michele e dedicata a  Mauro Coruzzi (Platinette). Canzone intima e sofferta che dà speranza a qualche ragazzo di sentirsi meno solo e ad altri di abbandonare i pregiudizi.
Io non so mai chi sono eppure sono io / Anche se oltre il vetro per me / Non c’è mai un Dio / Ma questo qui è il mio corpo benché cangiante e strano / Di donna dentro un uomo eppure essere…umano / Io non so mai chi sono eppure sono e vivo / Più del pregiudizio che scortica cattivo / Ma quando spio il mio corpo che si riflette piano / Non c’è una donna o un uomo, solo un essere umano.
Alex Britti con “Un attimo importante” Guardami toccami stringimi / Regalami un istante / Tra quelli nostri più intensi / Un attimo importante / Fammi sorridere abbracciami / Rendimi felice
Come quell’uomo che ama / Ma che non lo dice
Lo sfortunato Raf per la sua bronchite ha cantato “Come una favola”  Sei tu, l’unica per me / Non c’è niente di simile / Un giorno sei entrata nei miei sogni / E hai reso tutto possibile / E ho imparato tra sogni e realtà imprevedibili / Che l’amore esiste anche di là dei nostri limiti
Lorenzo Fragola con “Siamo uguali” Siamo uguali in fondo / E forse cercherai, le mie mani / Solo per un giorno / Non scappare dai miei sguardi / Non possono inseguirti, non voltarti dai / E forse capirai, quanto vali / Potrei darti il mondo / Ma griderai, sul silenzio della pioggia / E’ rancore e mal di testa, su una base un po’ distorta / Ti dirò, siamo uguali come vedi / Perché senza piedistalli, non riusciamo a stare in piedi
Nesli con “Buona fortuna” Ti hanno insegnato i tuoi / Che il mondo è in una mano / Le righe sulla pelle / Da dove proveniamo / E se lassù un angolo di cielo / Ci appartiene / Vale la pena in questo posto seminare il bene / E come viene / Buona fortuna vita / Buona fortuna amore…
Giovanni Cacccamo vincitore della sezione giovani con “Ritornerò da te”. Stasera sono qui / E vorrei trovare un senso alle parole / Per capire in questo mondo come vivere lontano / Senza perdersi / Immagina di noi l’inverosimile / Un posto surreale
dove vivere e poi perdersi / Immagina che niente possa ucciderci.

Questo amore così decantato dovrebbe fare parte dei giorni nostri e invece lasciamo spazio spesso a cattiveria, invidia ed egoismo. Da umani siamo diventati disumani, da amanti della vita siamo diventati feroci assassini, l’amicizia vera ha lasciato spazio a quella di comodo…
Forse è per questo che mi immergo nelle canzoni che scaldano il cuore: per tornare a sognare, a sperare che un mondo d’amore possa esistere, a vivere d’incanto come i bimbi che arrossiscono nel vedere un arcobaleno o il bacio di papà e mamma… Utopia? Sogno ad occhi aperti? Forse sì o forse no, ma cosa importa se poi tutto questo ti fa stare bene e ti convinci che è comunque il bene che vince sul male. Dopo tutto basta poco per essere felici… come ha cantato Albano e Romina, “Felicità è tenersi per mano, andare lontano, è il tuo sguardo innocente in mezzo alla gente, è restare vicini come bambini, è un cuscino di piume, l’acqua del fiume che passa e che va. È la pioggia che scende dietro le tende. È abbassare la luce per fare pace,
è un bicchiere di vino con un panino, è lasciarti un biglietto dentro al cassetto…
Gianluca Boffetti

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