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RICORDANDO L’AMICO RENATO FERRARI, VENT’ANNI DOPO

Collaboratore Parrocchiale, poi Direttore nella scuola a Calvisano e Montichiari

Il tempo corre veloce e gli anni fanno sbiadire e cancellare i ricordi. Il nostro amico Renato Ferrari se ne andato venti anni fa, il 18 luglio 2003, a seguito di una incurabile malattia. Allora giovane nei confronti della media attuale del vivere. La sua vita è stata intensa fino alla malattia degli ultimi mesi. Quasi a concretizzare gli anni che gli sono venuti a mancare.


Una vita poliedrica la sua, che lo ha visto intraprendere nella giovinezza la via del Seminario, una scelta che per alcuni anni, in quanto chierico, lo ha visto collaboratore nella Parrocchia di Mezzane. Nato nel 1943 ha vissuto al Luogo Lungo a Mezzane, da ragazzo aveva frequentato la Parrocchia di Visano, meno lontana dalla sua abitazione. Nella nostra frazione come chierico, divenne coordinatore, e quasi padre spirituale di noi giovani impegnati nell’Oratorio.
La sua preparazione come frequentante le Scuole del Seminario di Brescia, era certamente ben approfondita e teologicamente aggiornata.
Per tale motivo non avemmo dubbi a farci guidare da lui, su vari versanti, fra i quali quello di allenatore della squadra di calcio dell’Oratorio, che vedeva alcuni di noi come giocatori.

1985 Inaugurazione mensa scolastica


La sua preparazione teologicamente profonda, era molto in linea con il fresco Vaticano II°.
Atteggiamento non sempre praticato nel rispetto e nella comprensione dell’operare tradizionale del parroco don Francesco Calzoni. Più di una volta fui il portavoce del parroco, per richiamare l’amico Renato, di moderare e contenere i suoi atteggiamenti critici verso lo stesso parroco e il suo operare. Il nostro amico e chierico, ebbe sempre un atteggiamento manageriale, con atteggiamenti di superiorità.
Abbandonato il Seminario, sulla soglia del Sacerdozio, abbracciò poi la strada dell’obbiettore di coscienza, in quanto non più chierico doveva svolgere il servizio militare. Fu uno dei primi ad applicare la Legge Pedini, il ministro monteclarense di cui più tardi diventerà amico. Svolse tale periodo come servizi civile in Somalia.

• 1985 Con le Insegnanti di Mezzane


Al ritorno fu impiegato comunale a Palazzolo e Calvisano, in attesa di completare studi ed esami per l’insegnamento scolastico, diventando Direttore Didattico di Calvisano.
Le Insegnanti di allora ricordano le sua capacita didattiche, organizzative ed innovative poste in essere a Calvisano. Qualità professionali espresse successivamente, sempre come dirigente scolastico a Montichiari, negli anni successivi. L’ Amministrazione Comunale e L’Istituto Comprensivo Statale, gli ha dedicato la Scuola dell’Infanzia Primaria e Secondaria di 1° Grado.
Non si dedico solo all’insegnamento scolastico, dopo uno sguardo passeggero nella D.C. di Mezzane, divenne subito dirigente del P.S.I. a Calvisano, in quegli anni guidato da dirigenti mezzanesi. In quel ruolo coordinò il giornale ciclostilato “Il Satellite” , schierandosi e trovando collaboratori nel P.S.I.. In una tornata sarà candidato per la Provincia nel Collegio Montichiari-Carpenedolo-Calvisano. A Montichiari sempre per il Partito Socialista è candidato nel 1985, mentre la tornata successiva nel 1990 sarà il segretario della locale sezione e capolista per il Comune dove sarà il primo degli eletti della sua lista, rimanendo comunque in minoranza.


Sposatosi con Giovanna Grazioli, non mancò di rilevare una importante tabaccheria a Montichiari e di adoperarsi come Sindacato dei tabaccai con incarichi a livello nazionale. La famiglia fu colpita da un grave lutto, con la morte nel 1991 del figlio diciottenne Xander, avvenuta per un incidente stradale con la sua moto. Più tardi nascerà Emanuele. Con le sue doti organizzative e di promotore, si adoperò per la pallavolo giovanile di Montichiari, di cui era presidente onorario.
Cittadina nella quale venne anche apprezzato come politico, sposando negli ultimi tempo la saggezza del mediatore, militando negli ultimi anni in Forza Italia.
La malattia fermò il suo positivo impegno nel sociale, lasciando nel dolore la moglie mezzanese Giovanna Grazioli ed il figlio Emanuele.
Marini Marino

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