L’Arte e la cucina si incontrano e si reinventano insieme, un idea originale che dalla dimensione virtuale trasporta il progetto nella vita reale. Ma ci vogliono diversi fattori, la location, lo chef e l’arte, insieme per creare un capolavoro dove l’amore per il cibo fa riscoprire l’arte riavvicinandola all’arte dello chef, e, sullo sfondo, un panorama sognante, fantastico, quello di Porto Cervo.
Il capolavoro è stato creato da Elena Conti, giornalista e organizzatrice di mostre d’arte, e dallo chef Fabio Nurra, executive chef a Borgo Smeraldo a Porto Cervo, praticamente mangiare l’arte del creativo in una dimensione d’arte, creare dunque un vero progetto dove il cibo, che non significa solo nutrimento, diventa un intero mondo, pieno di emozioni, portando il commensale a vivere una vera e propria esperienza, frutto di convivialità e passione che, incontrandosi, creano un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile, dove entrano in gioco anche le scienze sensoriali.
Arte e cibo, Arte che affascina, stupisce, ti conquista, la facoltà, e direi la peculiarità insita nell’uomo di stupirsi, di lasciarsi avvolgere e rapire dalla meraviglia del reale, ma anche di abbandonarsi e sperimentare
La libera e audace magia della creatività. un connubio sperimentale, attraverso il quale lo chef Nurra reinterpreta importanti opere di Artisti, un ponte ideale tra visione e gusto, tra l’ammirazione dell’opera d’arte e l’emozione nel sentirla viva, fragrante, dolce e sensuale, “sentirla”, con la complicità degli artisti per presentare un’ opera prestata al gusto, interpretata dalla creatività dello chef per una cena unica, magica, che, pur mantenendo la poetica degli artisti rappresenta una lettura personale sulla relazione con la tavola: delicate trame e giochi di colore che non potremo mai, ma vorremmo, indossare come gioielli, segni contemporanei di fragilità che ognuno può adattare alla propria personalità, mondi fantastici fatti di giochi, di fate e di sogni che sembrano usciti dalle tele, dal colore a olio e tempera e allora, gustare per essere, per scoprire, suggestioni vive e meravigliose.
Un progetto questo che è un trait d’union di una insolita iniziativa che diventa una spinta creativa per i protagonisti coinvolti dove il menu è una raffinata organizzazione di sensazioni e di gusto per una ricerca particolare ai prodotti regionali, alle ricette della tradizione, l’impegno a rispettare la terra è messo in pratica principalmente osservando le opere alle pareti, la terra toscana che crea un concerto armonioso con la terra sarda, i fiori e la natura, i pesci, i cavalli, gli ingredienti fondamentali della felicità.
La tradizione della cucina di Nurra non è rivisitazione, ma è una voce propria, un’esperienza vissuta e sentita, mediata attraverso le proprie emozioni, restituita attraverso le emozioni che le opere d’arte gli suggeriscono….
Gli incontri d’arte…..
Le opere costellate da pesci guizzanti hanno costituito il tema dell’artista Ilaria Di Meo, dove possiamo notare il percorso artistico dell’artista che coglie la forma compiuta, colorata e colta nell’attimo del guizzo che esprime tutta la forza e la vitalità del pesce nel suo ambiente naturale, i compatti banchi di pesci, il singolo individuo che spicca per il suo colore più vivo, quasi un tentativo di fuggire dalla massa anonima per l’affermazione della propria unicità a scapito del sicuro abbraccio protettivo dell’anonimato.
Ilaria Di Meo, originaria di Napoli ha vissuto molti anni a Genova e il mare è il suo elemento, esprime un’arte che ha il sapore della libertà, della leggerezza, del movimento e del gioco, con protagonisti soggetti a lei cari e ricorrenti nelle sue opere. Per lei il mare è un elemento che, da sempre, fa parte della sua vita dove i pesci sono caratterizzati da una simbologia molto forte, rappresentando la forza, la prosperità e l’abbondanza.